Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 19 Dicembre 2024

Canone Rai alle aziende
La protesta di Confartigianato

televisori

Tasse e imposizioni in questo momento di crisi cosi forte rischiano di strozzare le attività economiche già fortemente provate dal calo dei consumi, delle commesse, dal fermo delle opere pubbliche, dai mancati apagamenti delle amministrazioni pubbliche. E come se non bastasse, la denuncia è del Presidente della Confartigianato di Crotone Salvatore Lucà ( in foto), in questi giorni su tantissimi  imprenditori si sta abbattendo, per la seconda volta nell’arco di pochi mesi, una valanga  di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. Imprenditori vessati, esasperati.  Non bastavano il pagamento dell’IMU, dell’Irpef e delle altre imposte, ci mancava anche questo ulteriore balzello. “Tra l’altro – sottolinea Lucà -  nella maggior parte dei casi, sono  illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento. La Rai, insomma ci riprova. A febbraio aveva tentato di far pagare il canone alle imprese anche per il possesso di computer, tablet e smartphone, ma aveva dovuto fare dietrofront dopo la protesta delle organizzazioni imprenditoriali e l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico. Ora tenta di nuovo di ‘fare cassa’, imponendo il pagamento del canone indiscriminatamente a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive” .  Un comportamento assurdo e illegittimo, secondo il presidente di Confartigianato Crotone,  che costringe gli imprenditori a dover dimostrare alla Rai di non possedere radio e tv, con un ulteriore adempimento burocratico. “Pagare il canone Rai  è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma non accettiamo il metodo di ‘sparare nel mucchio’ per rastrellare risorse. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri oneri e di adempimenti burocratici così pesanti e ingiustificati”.

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