I difensori di tre indagati nell'inchiesta sull'utilizzo del parco commerciale Romani di Catanzaro hanno chiesto di riottenere gli atti e documenti sequestrati nelle settimane scorse nel corso di una serie di perquisizioni. Al tribunale della libertà di Catanzaro si sono rivolti il presidente di Confindustria del capoluogo calabrese, Giuseppe Gatto, il funzionario del comune, Biagio Cantisani e l'avvocato Marina Pecoraro. All'udienza era presente anche il pubblico ministero, Carlo Villani, il quale ha chiesto ai giudici di rigettate le istanze difensive. Sui ricorsi della difesa i giudici del riesame si sono riservati di decidere. L'inchiesta s'incentra principalmente sulla permuta fatta dalla società Argento, di cui era socio Gaetano Romani, con il Comune che acquisì due immobili di proprietà degli imprenditori Giuseppe Gatto e Giuseppe Speziali, rispettivamente presidenti di Confindustria Catanzaro e Calabria. La permuta doveva servire a compensare un debito di oltre tre milioni di euro che Romani doveva al Comune. All'attenzione dei magistrati c'é poi la decisione dell'Amministrazione comunale di centrosinistra, tramite la municipalizzata Catanzaro Servizi, di realizzare il centro fieristico nel Parco Romani.(ANSA).