Si sono svolti in forma privata, a Lamezia Terme, città dove si era ritirato a vivere da un decennio, i funerali di Carlo Rambaldi , creatore di E.T., morto ieri a 87 anni. Le spoglie di Rambaldi , per sua espressa volontà, saranno cremate e l'urna con i suoi resti verrà portata a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, dove era nato nel 1925. Per il ultimo viaggio Rambaldi ha indossato lo smoking dei trionfi agli oscar. Le esequie del tre volte vincitore del premio Oscar, nella chiesa della Beata Vergine del Rosario, sono state officiate da parroco don Natale Colafati. Accanto alla bara, con gli occhi pieni di lacrime, la moglie Bruna Basso, e i figli Victor, sceneggiatore e autore di libri per ragazzi, e la figlia Daniela con le nipoti Cristina, Erika e Alessandra. Presenti anche i vicini di casa e gli amici e, tra le autorità, i sindaci con la fascia tricolore e i gonfaloni di Lamezia Terme, Gianni Speranza, e di Altomonte, Gianpietro Coppola (Rambaldi era cittadino onorario del Comune del cosentino). Don Natale, nell'omelia, ha raccontato, incentrata su due letture del Libro dei Re, ha raccontato di un incontro con Rambaldi e delle sue confidenze di quando ragazzo, nel ferrarese, faceva il chierichetto e serviva la messa. "E' stato un creatore di bellezza - ha detto il sacerdote - e la bellezza e la verità si donano solo ai cercatori sinceri. Gli uomini grandi, e lui lo era, ci fanno innalzare lo sguardo verso Dio". "Carlo Rambaldi - ha aggiunto ancora don Natale - è stato un uomo che ha vissuto sempre nella riservatezza, senza alcuno sfoggio lasciandoci, in eredità, anche in questo caso una lezione di vita". Don Natale ha parlato ancora della sua visita a casa di Rambaldi , situata a pochi metri dalla Chiesa, e di quando la moglie Bruna gli mostrò le statuette dell'Oscar e il prototipo di ET. "Non seppi trattenere in quella circostanza - ha detto ancora il sacerdote - tutto il mio stupore per il suo genio. Mi aveva promesso di lavorare alla realizzazione di alcune statue per il presepe della parrocchia, una promessa che, purtroppo, non potrà mantenere".(ANSA).
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