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Professioni sanitarie
anche a Cosenza

"Il Tar Calabria ha rigettato il ricorso proposto dalla Università Magna Grecia di Catanzaro contro l'istituzione dei corsi delle professioni sanitarie da realizzare a Cosenza in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma". Lo rende noto, in un comunicato, il direttore generale dell'Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli. "Infatti - prosegue la nota - grazie al supporto politico del sen. Antonio Gentile l'Asp e l'Azienda ospedaliera di Cosenza sono riusciti ad ottenere l'istituzione dei corsi delle professioni sanitarie per tecnici della prevenzione negli ambienti di lavoro ed infermieri pediatrici che si potranno svolgere nella città di Cosenza dando finalmente una risposta ai bisogni formativi della nostra Regione in aggiunta a quelli già attivati presso l'Università di Catanzaro. La possibilità di attivare questi corsi a Cosenza rappresenta un grande risultato per tutta la regione in quanto molti giovani calabresi potranno effettuare la loro formazione in regione senza essere costretti ad emigrare anche per questo tipo di formazione. Infatti questi corsi non sono in contrapposizione a quelli già attivi a Catanzaro ma consentiranno di integrare la risposta formativa nell'area sanitaria della nostra regione visto anche la notevole richiesta esistente per questo tipo di formazione". "Il direttore generale Scarpelli - prosegue la nota - ringrazia il Presidente Scopelliti per avere voluto condividere con la firma del Decreto Regionale questa scelta che certamente migliora l'offerta formativa regionale. L'istituzione di tali Corsi non è espressione di contrapposizione e non è indotta da spirito campanilistico in quanto è necessaria una sempre maggiore integrazione con tutte le realtà universitarie della Regione Calabria vista la notevole ed insoddisfatta richiesta di formazione sanitaria esistente nella nostra regione ed in considerazione del fatto che non determina alcuna penalizzazione per l'Università di Catanzaro. D'altra parte la dotazione organica prevista nel nuovo Atto aziendale dell'ASP di Cosenza evidenzia una grave carenza di tali figure nell'ambito delle Professioni Sanitarie. Per tale motivo è indispensabile implementare i corsi formativi al fine di poter garantire le attività sanitarie previste. Certamente è opportuna una maggiore mediazione politica che permetta di evitare incomprensioni, inutili scontri o discussioni infondate, in quanto, per tutti, l'obiettivo prioritario è quello di dare una risposta alle esigenze formative dei giovani calabresi costretti a subire un grave danno economico e sociale per dover seguire tali corsi fuori dalla nostra regione non essendo gli stessi previsti nell'offerta formativa della Università di Catanzaro". "In un momento cosi critico per la sanità calabrese - conclude la nota - solo una fattiva unità di intenti di tutte le realtà può fare elevare e fare assurgere la nostra Regione a livelli competitivi e di eccellenza a livello nazionale, premiando in tal modo gli sforzi che la Giunta Regionale e tutti gli operatori sanitari stanno profondendo quotidianamente". (ANSA)

 

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