Ieri mattina le dimissioni dell’impiegata della Provincia coinvolta nell’indagine sull’ammanco scoperto. Lettera che, dopo essere stata protocollata, sarebbe stata acquisita, con altri documenti, dai militari della Guardia di finanza. Intanto sarebbe lievitato, raggiungendo l’importo di un milione e 700mila euro, l’ammanco scoperto. Nel corso degli accertamenti, infatti, sarebbero spuntati altre tre mandati di pagamento “anomali”. E mentre i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria stanno passando al setaccio la documentazione al centro degli accertamenti, una commissione d’inchiesta interna, ieri pomeriggio, è stata costituita. Rimarrà in carica per 30 giorni e avrà il compito di accertare eventuali responsabilità nella vicenda dell’apparato burocratico. Ferrea la vigilanza degli uffici della Provincia dove sono in corso le verifiche, presidiati giorno e notte da agenti della Polizia provinciale.