È stata una furia scagliata contro la cappella e, contro la famiglia di Pasquale Rotella, un atto vandalico mirato. Perché non è stato portato via nulla come sta accadendo in molti cimiteri della provincia dove squadre di zingari fanno irruzione nei cimiteri per smontare gronde di rame e cancellate in ferro, materiali ben pagati sul mercato nero.
Questa volta della mano degli zingari nemmeno l’ombra. Si tratta di qualcuno che ha mirato dritto contro gli interessi della famiglia Rotella. A scoprire il danneggiamento è stato un signore andato a visitare i suoi defunti, che ha immediatamente avvertito il proprietario, che conosce. Pasquale Rotella ha quantificato i danni in diverse migliaia di euro. Fin qui i danni materiali, perché il suo morale è praticamente a terra. «Non ho nemici, nè ho subìto altri danneggiamenti in precedenza», ha dichiarato prima di andare alla locale caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto.
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