L'operazione giunge a conclusione di due distinte inchieste coordinate dalla Dda e condotte dal Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro e dallo Scico nella zona di Lamezia Terme e di Cirò Marina (Crotone). I provvedimenti di fermo, emessi dal pm della Dda catanzarese Vincenzo Luberto, sono in corso di esecuzione, oltre che in Calabria, anche in Lombardia, Lazio, Toscana e Campania. Le due organizzazioni colpite dall'operazione della Guardia di finanza sono distinte tra loro ma con alcuni elementi in comune. I finanzieri, indagando su un gruppo, hanno scoperto l'esistenza dell'altro ed hanno proseguito due indagini distinte che si sono riunificate oggi nella fase dell'esecuzione dei provvedimenti restrittivi.
Gestivano anche un vasto giro di droghe sintetiche dirette verso l'Australia le persone sottoposte a fermo stamani nel corso dell'operazione della Guardia di Finanza. Il "giro" sul mercato italiano, invece, riguardava principalmente la cocaina. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e alcuni di loro sono ritenuti legati a cosche della 'ndrangheta. Dei 43 fermi emessi dalla Dda di Catanzaro, poco piu' di 20 sono stati eseguiti nell'area di Lamezia Terme, dove sono stati sequestrati beni per dieci milioni di euro, mentre i restanti sono stati fatti nella zona di Cirò Marina, dove i finanzieri hanno apposto i sigilli a beni per circa 40 milioni di euro.