Dovrà essere celebrato di nuovo il processo a carico di Pietro Mazzotta ed Emanuele Caruso, accusati di avere sequestrato e poi assassinato Cristian Galati, di 24 anni.
La Prima sezione penale della Corte di Cassazione (relatore il giudice Bonivo, procuratore generale D’Ambrosio) ha infatti annullato, con rinvio ad altro collegio giudicante della Corte di Assise di Appello di Catanzaro, sia Pietro Mazzotta, che in appello era stato assolto, sia Emanuele Caruso, cui era stata riconosciuta una riduzione di pena.
Il procuratore generale ha ripercorso tutte le tappe del processo di primo e secondo grado. Nella sua arringa, l’avvocato Carlo Borello, del Foro di Roma, ha chiesto che la Corte provvedesse a esaminare con attenzione il contrasto esistente tra la sentenza di primo grado e quella di appello, nella parte in cui veniva esclusa l’aggravante della premeditazione per Caruso e l’assenza di concorso per quanto riguarda la posizione di Mazzotta. In particolare, l’avvocato Borello, ha richiamato la giurisprudenza in materia di concorso di persona nel reato per quanto riguarda l’imputato Mazzotta, mentre per Caruso ha chiesto che venisse rivisto il tutto in materia di intensità del dolo nella valutazione della premeditazione.