La notizia era nell’aria da giorni e attesa da molti. Addetti ai lavori e non. Al punto che i legali delle parti avrebbero la possibilità di consultare i fascicoli in cancelleria
solo due giorni prima della data fissata che sarebbe il 29 ottobre. Stiamo parlando dell’incidente probatorio per l'inchiesta penale su una presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio scorso, chiesto dal sostituto procuratore della Repubblica Gerardo Dominijanni al giudice per le indagini preliminari Maria Rosaria Di Girolamo. Il magistrato punta ad ascoltare in presenza del gip e dei difensori degli indagati i tredici elettori che, già sentiti dalla Digos come persone informate sui fatti, hanno riferito di offerte di denaro e promesse di posti di lavoro in cambio del voto. Attraverso l'incidente probatorio, l’accusa vuole "cristallizzare" le testimonianze da utilizzare eventualmente in fase dibattimentale, nutrendo il sospetto che alcuni degli indagati possano contattare i testimoni offrendo «loro denaro affinché o
non depongano in dibattimento o ritrattino le loro dichiarazioni, deponendo così il falso».
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