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Bombe e proiettili
per piegare
gli imprenditori

operazione ragno

Le accuse sono pesantissime e vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso alle estorsioni, dai danneggiamenti alle minacce. Sotto processo i vertici della
cosca Soriano di Filandari, le loro mogli, i figli e loro affiliati. La prima udienza davanti al Tribunale collegiale è stata fissata per il 16 gennaio 2013, anche se il processo potrebbe tornare a Catanzaro. Entro 15 giorni dalla notifica del decreto che dispone il giudizio immediato gli imputati possono avanzare richiesta di rito abbreviato, in questo caso ad occuparsene sarà il giudice delle udienze preliminari di Catanzaro e in caso di condanna gli imputati potranno usufruire dello sconto di un terzo della pena. Ieri i carabinieri della Stazione, che hanno operato sotto le direttive del luogotenente Nazzareno Lopreiato, hanno notificato il decreto di giudizio che porta la firma del giudice
Giovanna Mastroianni.

Gli imputati I fratelli Leone Soriano, 46 anni (avv. Salvatore Staiano) e Gaetano Soriano, 48 anni (avv. Giovanni Marafioti e avv. Giovanni Vecchio); Graziella D’Ambrosio, 42 anni (avv. Vecchio) e Carmelo Soriano, 21 anni (avv. Staiano e avv. Vecchio) rispettivamente moglie e figlio di Gaetano Soriano; Giuseppe Soriano, 21 anni (avv. Francesco Muzzopappa) e la madre Graziella Silipigni, 41 anni (avv. Diego Brancia e avv. Muzzopappa) rispettivamente figlio e moglie di Roberto Soriano – presumibilmente scomparso per “mano” della lupara bianca – fratello di Leone e Gaetano.

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