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Muore durante sbarco,
condannati scafisti

Due scafisti di nazionalità greca accusati di omicidio volontario per la morte di un immigrato avvenuta per annegamento durante uno sbarco di clandestini il 21 luglio 2010 a Belcastro, sono stati condannati oggi dalla Corte d'assise di Catanzaro, però, accogliendo la tesi difensiva, non per omicidio volontario, ma in base all'art.
586 del codice penale vale a dire per morte in conseguenza di altro reato.
I due, Konstantinos Moyzakithe, e Ahmhtpios Sinetoz, entrambi di 32 anni, sono stati quindi condannati a tre anni ed otto mesi di reclusione.
Il pm, Paolo Petrolo, aveva chiesto la condanna a 25 anni di carcere. Secondo l'accusa, i due scafisti, giunti sul luogo dello sbarco, si erano accorti della presenza di forze dell'ordine ed avevano costretto gli immigrati a gettarsi in mare. Il cadavere di un immigrato di una ventina d'anni di nazionalità afghana fu poi trovato sulla spiaggia

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