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Agguato a Pizzoni,
il 19enne ucciso
forse per errore

filippo ceravolo

Un fatto di sangue quello dell’altra sera che, elementi dopo elementi, faticosamente si compone. Tasselli agghiaccianti di una storia incredibile, della parabola di una vita chiusa a soli 19 anni e probabilmente soltanto perché Filippo Ceravolo giovedì sera si sarebbe trovato, suo malgrado, nel posto sbagliato all’ora sbagliata. In altre parole – secondo quanto trapela dalle indagini avviate dai carabinieri – il caso comunque è all’attenzione del sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Simona Rossi – il giovane non sarebbe stato il reale obiettivo dell’imboscata. Insomma Filippo sarebbe morto ammazzato per una tragica fatalità. Giovane ben voluto e stimato da tutto il paese – così come la sua famiglia – aiutava il padre venditore ambulante. Una lunga tradizione familiare quella dei Ceravolo, lunga quasi cento anni. E il diciannovenne si dava da fare, tant’è che l’altra sera stava rientrando a casa alle 21,30 perché all’indomani (cioè ieri) con il padre sarebbe dovuto andare al mercato di Reggio Calabria.

 

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