Un bimbo nato con una grave menomazione, nove ginecologi citati a giudizio, un presunto danno erariale di circa 800mila euro ed una perizia tutta da rifare. Si tinge di giallo il procedimento innescato dalla Corte dei Conti nei confronti di nove medici dell’ospedale di Lamezia Terme, chiamati dalla procuratrice generale Cristina Astraldi
De Zorzi a risarcire il danno cagionato all’Asp da una sentenza con la quale, nel 2007, la stessa azienda sanitaria catanzarese è stata condannata al pagamento di oltre 1 milione di euro per i danni subìti da un bambino venuto al mondo nel 1994 nella città della Piana. I ginecologi in questione sono Francesco Porchia, Giuseppe Barese, Paolo Battaglia, Concetta Fumia, Angelo Grandinetti, Felice Marsico, William Munizza, Luciano Notaro e Paolo Palaia. Secondo la tesi della Procura regionale, ci sarebbe stato un collegamento causale fra l’operato dei medici e i gravi problemi riportati dal piccolo.
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