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Estorsioni aggravate
dal metodo mafioso,
tre rinvii a giudizio

OP. NASTY EMBASSY

Estorsioni aggravate dal metodo mafioso ed un caso di violenza privata con la stessa aggravante. Queste le accuse per le quali il gup distrettuale, Livio Sabatini, ha ieri
rinviato a giudizio tre indagati finiti al centro dell’operazione denominata “Nasty Embassy”, scattata il 18 novembre 2011. Si tratta di: Andrea Mantella, 40 anni, difeso dagli avv. Francesco Sabatino e Francesco Catanzaro; Salvatore Morelli, 29 anni, assistito dagli avv. Giuseppe Di Renzo e Salvatore Staiano; Vincenzo Mantella, 26 anni, difeso dall’avv. Sabatino. L’inizio del processo è stato fissato per il 16 gennaio prossimo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo. Vittima delle “attenzioni” del gruppo, secondo la Dda –ieri rappresentata dal pm Alberto Cianfarini – sarebbe stato il rivenditore di autoveicoli, con attività imprenditoriale a Vibo, Domenico Russo il quale, per timore di ritorsioni, avrebbe rinunciato ai crediti vantati nei confronti degli indagati dopo la vendita di alcune autovetture di grossa cilindrata. A Vincenzo Mantella, cugino di Andrea, e Salvatore Morelli viene inoltre contestata l’accusa di violenza privata, per aver richiesto all’imprenditore «un ponteggio di proprietà di quest’ultimo al fine di utilizzarlo per le affissioni
pubblicitarie della “Pubbliservice Sud”, società ad essi indagati riconducibile, e per affiggere cartelloni pubblicitari di una ditta concorrente rispetto a quella di Russo»

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