Il lungo corteo di giovani, ma anche adulti, poco dopo le ore 15, è partito dal piazzale della Chiesa Nuova, percorrendo le vie centrali della città marina. Sono quei ragazzi che frequentano il lido La Playa, un loro punto di riferimento estivo. Per questo il vile attentato che lo ha distrutto, non lo hanno per nulla digerito. Come pure il tentato incendio del lido Beach For Fun. Un esempio di partecipazione attiva. Un modo per riappropriarsi del proprio destino e per cambiare volto al proprio futuro. Dopo una breve sosta simbolica davanti l’ingresso de La Playa, il “rumoroso” corteo ha proseguito verso la Piazzetta nuova. Qui è partita la raccolta firme per l’invio della lettera che i ragazzi stessi hanno scritto alle alte cariche dello Stato, in primis al Presidente della Repubblica. «Non vogliono che nella nostra comunità – hanno affermato – ci sia qualcuno che
continui a gridare chi è? Ma vogliamo che ci sia qualcuno che si domandi perché?». Per questo, nella lettera chiedono alle istituzioni «un maggiore controllo delle Forze dell’ordine, affinchè si tuteli il diritto di vivere in una normale città dello Stato italiano».
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