
La ragazza, studentessa al quinto anno dell'istituto magistrale di Lamezia Terme, nel momento in cui si sentì male era in fila sul lungomare di Nocera per chiedere l'autografo ai componenti di un gruppo musicale del quale fino a poco prima aveva aveva ascoltato un concerto. I sanitari del 118 tentarono di intervenire con il defibrillatore che, però, non funzionò. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gip Gustavo Danise per l'ex direttore sanitario Maurizio Rocca; per i dirigenti medici del 118 Stefano Fucile e Concetta Galeano e per gli infermieri Franca Aracri, Carlo Cuda, Marisa Gigliotti e Napoleone Stella e per Francesco Rotolo, amministratore della ditta fornitrice del defibrillatore. Assolti gli imputati che hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato e per i quali lo stesso pm Luigi Maffia aveva chiesto l'assoluzione. Si tratta dell'allora direttore dell'Unità operativa del pronto soccorso, Elio Scaramuzzino; dei dirigenti medici del 118 Vincenzo Giuseppe Strangis, Domenico Ciliberto, Fortunato Crea, Giovanni Ferraro e Giuseppina Andreacchi e dell'infermiera Domenica Merigelli. Non luogo a procedere, infine, per Pietro Morabito, all'epoca direttore sanitario; Guglielmo Curatola dirigente dell'unità operativa emergenza territoriale dell'Asp e Francesco Guidoccio infermiere del 118.
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