Abbandono di incapace, lesioni e omissione d’atti d’ufficio i reati contestati a vario titolo a medici, ostetriche e infermiere del reparto, tutti destinatari di un avviso di conclusione delle indagini sottoscritto dal sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo calabrese, Carlo Villani, titolare dell’inchiesta. Si tratta di: Severino Ciaccio, Leonardo Conte, Luigi Federico Costantino, Massimo Lucia, Patrizia Arcadia, Saverio Miceli, Assunta Dante, Adele Colosimo, Felicia Abiusi, Sonia Scorza e Marzia Rosselli.
I fatti contestati dalla Procura risalgono a due anni fa. Tutto ebbe inizio il 17 marzo del 2010 quando la presunta persona offesa fu ricoverata al Pugliese per interrompere la gravidanza per via di una malformazione del feto che portava in grembo. La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stata lasciata su una barella, dove sarebbe rimasta per tre giorni senza adeguata assistenza, prima e dopo l’intervento cui fu sottoposta. La paziente fu dimessa dal nosocomio due giorni dopo l’interruzione della gravidanza, ma avrebbe riportato - sempre secondo l’ accusa - una trombosi alla gamba sinistra, che sarebbe stata provocata potrebbe dalla «mancata asportazione
di materiale abortivo endocavitario». Contestazioni riguardanti altri due casi (uno di presunta trombosi ed un altro di presunta mancata asportazione di materiale endocavitario) riguardano il solo Severino Ciaccio.
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