Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 19 Maggio 2024

«Assassino a causa
del suo Dna»

Adele Bruno e Daniele Gatto

Per il perito Stefano Ferracuti, docente alla “Sapienza” di Roma, il trentenne lametino ha un problema nel Dna che l’ha portato all’incapacità momentanea d’intendere e di volere. Ieri l’avvocato difensore Francesco Gambardella ha tirato fuori dal cilindro la sua carta per spargere dubbi sul giudice Barbara Borelli che dovrà scrivere la sentenza per Daniele. «È la prima volta in Italia che viene presentata in giudizio una consulenza psichiatrica così innovativa», dice il legale del foro lametino. All’udienza di ieri l’imputato Daniele Gatto non s’è presentato. Ma c’erano tanti parenti e amici di Adele ammazzata barbaramente a 27 anni. «Giustizia per Adele» c’era scritto sulle loro t-shirt bianche con la foto della ragazza. Tutti intorno al Tribunale ad aspettare l’arrivo dell’a s s a s s ino che non c’è stato. Come avevano fatto un paio di settimane fa quando ad accoglierlo ci sono state grida e improperi.

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