Rischia di saltare l’incidente probatorio sulla presunta compravendita di voti in occasione delle amministrative del 6 e 7 maggio. Sul tavolo del gip Di Girolamo, infatti, sono giunte nelle scorse ore le deduzioni con cui la difesa del principale indagato, il consigliere comunale Franco Leone, si oppone alla fissazione (o in questo caso sarebbe
meglio dire allo svolgimento) dell’udienza nel corso della quale devono essere ascoltati 13 elettori che già avrebbero raccontato alla Digos di promesse di denaro o posti di lavoro in cambio di voti. La questione sollevata dalla difesa di Leone è sia di forma che di sostanza. Nel merito, gli avv. Lomonaco e Russano rimarcano il tempo trascorso fra le audizioni dei testimoni avvenute a luglio scorso e la fissazione dell’udienza a dicembre: in questo lasso di tempo chiunque avrebbe potuto avvicinare i testimoni e fare pressioni, per evitare le quali la Procura ha chiesto l’incidente probatorio.