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Chiesto il rinvio a
giudizio di 43 indagati

Associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e una pressante ingerenza nel Comune di Gerocarne per pilotare gli appalti. Il sostituto procuratore generale, Marisa Manzini, chiude il cerchio sull’operazione “Luce nei boschi” e chiede al gup distrettuale, Giovanna Mastroianni, il rinvio a giudizio di 43 indagati coinvolti nell’inchiesta antimafia scattata nel gennaio scorso e che ha permesso di ricostruire la storia del “locale di Ariola”, la frazione di Gerocarne che avrebbe deciso gli assetti mafiosi anche sui Comuni di Arena, Acquaro, Sorianello, Pizzoni, Vazzano, Soriano e Dasà. Capo indiscusso dell’organizzazione viene indicato Antonio Altamura, 66 anni, di Ariola. Nazzareno Altamura, 47 anni, avrebbe invece operato accanto al presunto boss, mentre il 42enne Michele Altamura, già assessore e poi sindaco di Gerocarne, avvalendosi del ruolo istituzionale avrebbe offerto il proprio supporto al gruppo mafioso.

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