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Diciotto restano
in carcere e due
tornano liberi

op. gringia

Tre arresti “freschi-freschi” compiuti in concomitanza ala cattura di Salvatore Patania. Complessivamente, quindi, altri 4 nominativi da aggiungere all’elenco delle persone coinvolte nelle operazioni Gringia e Gringia2. E se per Salvatore Patania l’accusa è di essere il mandante – assieme alla madre Giuseppina Iacopetta e ai fratelli Nazzareno, Giuseppe e Saverio (quest’ultimo ancora latitante) – della lunga scia di delitti che ha insanguinato il Vibonese nonché d’essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Michele Mario Fiorillo e del tentato omicidio (con Cosimo Francesco Caglioti) di Rosario Fiorillo, per il cugino Andrea Nicola Patania, arrestato martedì, il reato contestato è di essere stato il killer di Giuseppe Matina. Missione di morte compiuta il 20 febbraio scorso e che, oltre ad Andrea Nicola Patania, avrebbe visto partecipi Arben Ibrahimi, Francesco Lo Preiato e Cristian Loielo. E ancora altra persona coinvolta dal ciclone giudiziario è Giuseppe Comito, tirato in ballo dal killer Vasvi Beluli (alis Jimmy), sia per l’agguato a Francesco Scrugli e il tentatyo omicidio di Rosario Battaglia e Raffaele Moscato – che secondo gli inquirenti avrebbe commesso in concorso con Francesco Alessandria, Mauro Uras e lo stesso Beluli – sia per l’omicidio di Davide Fortuna, ucciso sulla spiaggia di Vibo Marina il 6 luglio scorso, sotto gli occhi della moglie e dei figlioletti. In questo caso, secondo quanto dichiarato da Jimmy Beluli, Comito avrebbe fornito supporto logistico. Retroscena sui due delitti che hanno portato all’emissione delle tre nuove misure cautelari eseguite nell’ambito dell’operazione Gringia2.

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