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Auto bomba, di
Antonio Ventura
parlano i pentiti

Per gli inquirenti il segnale era rivolto probabilmente ad Antonio Ventura, anche se la Fiat 600 saltata in aria è del padre Vincenzo. Secondo gli inquirenti Ventura, indicato con l’appellativo di “Pupello”, ha qualche piccolo trascorso per droga. Ma di lui parlano anche alcuni collaboratori di giustizia come Angelo Torcasio, detto “Porchetta”, e
Battista Cosentino che lo indicano vicino a Domenico Giampà detto “Vuommico”, arrestato nell’ambito dell’operazione “Medusa”. Di lui parla anche Saverio Cappello che, «nella foto numero 10 lo riconosce come una persona soprannominata “Pupello”, vicina a Domenico Giampà per conto del quale spacciava». L’auto che è esplosa davanti
ad una macelleria all’interno della quale in quel momento vi erano i titolari ed alcuni clienti per fortuna non ha provocato alcun ferito, ma tanta paura e alcune lesioni all’a p p a r t a m e nto sovrastante l’attività commerciale, oltre a mandare in frantumi il muro di cinta di un piccolo appezzamento di terreno all’interno del quale si trova l’abitazione di Ventura. Un’indagine difficile e complessa, quella che stanno portando avanti i carabinieri ma che, comunque, non disperano di individuare qualche utile elemento che possa condurli ad identificare il tipo di esplosivo utilizzato per far saltare in aria l’auto, chi l’ha piazzata ed i mandanti.

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