Irrompe una notizia positiva tra le tante criticità di questo inizio d’anno deturpato dall’emergenza rifiuti e ancora stretto nella morsa della crisi, finanziaria e occupazionale. L’allora sindaco Sergio Abramo l’aveva annunciato lo scorso novembre, prima di decadere dalla carica per decisione del Tar: «Il Comune - aveva detto - è rientrato nel patto di stabilità ». Ma adesso c’è l’ufficialità e quello che poteva sembrare un tranquillizzante auspicio oggi è un’assoluta certezza, “certificata” da una breve nota che il dirigente dell’area finanziaria Lino Costantino ha trasmesso ai dirigenti del Comune. «Facendo seguito alle richieste informali pervenute dai settori dell’Ente - scrive Costantino - si comunica per gli adempimenti di competenza che l’ente nel 2012 ha rispettato il patto di stabilità». Una sfida vinta che, non v’è dubbio, Abramo vorrà giocare a suo favore in questo breve scorcio di campagna elettorale che separa dal voto le otto sezioni dove si tornerà alle urne il 20 e 21 gennaio. Ma al di là di questo inevitabile risvolto elettoralistico, va ricordato che il rientro nel patto sforato nel 2011 sortirà una serie di benefici effetti, che vanno dal risparmio della “penale” altissima in termini di riduzione dei finanziamenti statali che il Comune ha già dovuto subire per lo sforamento del 2011, alle prospettive di ripresa economica connesse alla possibilità del Comune di allentare i cordoni della borsa e affrontare spese finora eluse o rinviate. Come il finanziamento per le mense scolastiche, finora impossibile perché il 2012 doveva chiudersi senza superare la fatidica soglia finanziaria imposta dalla necessità di rispettare il patto. A breve, invece, si potrà procedere all’apertura delle buste dei concorrenti al bando emanato dal Comune proprio per tornare a garantire un servizio prioritario come la mensa nelle scuole sotto la giurisdizione municipale, così come sarà possibile affrontare la spesa per diversi altri servizi sociali. Insomma il Comune dovrà sempre vigilare e risparmiare, ma tornando ad essere un ente “normale” che ha avviato il risanamento riguadagnando certezza delle entrate e delle uscite. È verosimile che anche il teatro Politeama potrà fruire della maggiore disponibilità di cassa di Palazzo De Nobili, ma sempre relativamente al prossimo cartellone, visto che fino alla nuova stagione ad animare il palcoscenico saranno solo gli spettacoli dei promoter.
LA DISCARICA DI ALLI. Meno rassicurante, invece, l’evolversi della questione rifiuti. La città avrebbe bisogno di poter conferire nella discarica di Alli per almeno otto giorni di seguito 120 tonnellate di spazzatura e non solo 80 come sta avvenendo ora. Ecco perché si spera che la Regione trasferisca al Comune di Catanzaro e a quelli limitrofi consorziati la gestione della discarica di Alli, come il governatore Scopelliti avrebbe promesso all’allora sindaco Abramo che, stando ad ambienti a lui vicini, valuterebbe, se rieletto, l’opportunità di far venire dalla Germania un impianto all’avanguardia in grado di distruggere completamente i rifiuti, il cui acquisto sarebbe coperto dalle royalties pagate dai comuni consorziati.
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