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Filippo Ceravolo
ambasciatore antimafia

        Soriano Calabro si ribella alla mafia e a ogni forma di violenza e prevaricazione. Lo ha ribadito a piena voce un gruppo di cittadini che si è spontaneamente riunito per creare un movimento in grado di dare voce alla volontà ferma di ogni uomo libero di dire no alla criminalità organizzata che da tempo martirizza il territorio e miete vittime innocenti, senza possibilità di reagire e ostentare alcuna forma di ribellione. Numerosi cittadini di ogni età ed astrazione sociale si sono riuniti e hanno fondato un movimento a cui è stato dato il nome di “Movimento antimafia Filippo Ceravolo”. «Quello che ci proponiamo – ha dichiarato uno dei promotori – è di fare con questo movimento la costruzione di una rete antimafia, impegnata nella denuncia di tutte le situazioni di violenza, corruzione e malaffare politico e amministrativo ». Nel corso della prima assemblea il movimento ha ricordato l’ultima vittima della criminalità organizzata nella persona di Filippo Ceravolo, il giovane appena diciannovenne, ucciso per errore a opera di carnefici ancora rimasti ignoti. Era il 25 ottobre dell’anno 2012, quando venivano esplosi in località Calvario di Pizzoni alcuni colpi di fucile all’indirizzo di un’auto che transitava sulla strada. I proiettili ferivano mortalmente il giovane Filippo Ceravolo che viaggiava, seduto a fianco del posto di guida, insieme a un amico. Filippo a causa delle ferite riportate decedeva il giorno dopo presso l’ospedale di Vibo Valentia dove i medici avevano tentato disperatamente di salvarlo.

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