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La fidanzata della
vittima ha visto
il killer

Rimane avvolto nel mistero l’omicidio di Antonio Gagliardi, 41 anni, assassinato domenica sera, intorno alle 17.30, sotto gli occhi della fidanzata. Oscuro anche il movente. Gli investigatori dell’Arma al momento non hanno trovato nessun utile elemento che possa consentire loro di stabilire la causa dell’omicidio. I soli dati al vaglio dei carabinieri sono gli elementi raccolti sulla scena del crimine e le dichiarazioni di G. T., la fidanzata 46enne sentita come persona informata sui fatti subito dopo l’omicidio. La donna infatti sarebbe l’unica testimone dell’agguato messo a segno da un killer che ha agito probabilmente con il volto travisato da un passamontagna e con la complicità di qualcuno che lo avrebbe aiutato ad allontanarsi dal luogo del delitto facendo perdere le sue tracce. È stata lei, infatti, a soccorrere per prima il suo fidanzato riuscendo, nonostante fosse gravemente ferito, a trasportarlo dentro casa ed a chiamare il 118. Le indagini vengono coordinate dal sostituto procuratore Santo Melidona che ha dato incarico al medico legale di effettuare l’esame autoptico sul corpo della vittima. Esame che con molta probabilità sarà eseguito questa mattina nell’obitorio del presidio ospedaliero lametino. Nella notte di domenica, comunque, diverse persone legate al mondo della droga e della criminalità organizzata sono state sottoposte ad interrogatorio. Mentre altre sono state sottoposte ad esame alla ricerca di tracce di polvere da sparo. Esami finalizzati ad individuare persone che hanno sparato in un arco temprale coincidente con quello dell’omicidio.

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