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Nonostante la
crisi ricevitorie
più affollate

Basta entrare in una tabaccheria per farsi un’idea a colpo d’occhio: lì dentro sono più quelli che comprano le sigarette o quelli che giocano a qualcosa? Quelli che chiedono un francobollo, o chi acquista un gratta- e-vinci? In alcune ore della giornata nei bar e nelle tabaccherie con ricevitoria c’è la fila per acquistare un biglietto ed affidarsi alla fortuna. C’è chi gratta sperando di vincere, chi detta numeri in sequenza, chi fissa gli occhi in una video lottery. Tutti con la speranza, indomabile, di incappare la volta buona e portarsi a casa un gruzzolo importante. Massaie, pensionati, professionisti: chi rinuncia a giocare? Sono sempre di più, un esercito da queste parti. Ecco la verità: la crisi economica che svuota le tasche dei cittadini e mette in difficoltà negozi vecchi di cinquant’anni fa crescere nelle persone la speranza d’un colpo di fortuna risolutivo. E i giocatori aumentano. Si vede, ed è ben documentato dai dati ufficiali. È cresciuta del 4,7% la spesa dei crotonesi per il gioco durante l’anno scorso. Dai 93 milioni che rappresentavano la raccolta complessiva del 2011 si è passati nell’anno appena trascorso a 97,4 milioni di euro nel 2012. Il dato è emerso nell’ambito del monitoraggio annuale compiuto da “Agipronews”, l’agenzia di stampa quotidiana che dal 2002 si occupa esclusivamente del mondo dei giochi a pronostico e delle scommesse. Il trend in salita fatto registrare dalla provincia pitagorica è però del tutto in controtendenza rispetto al saldo regionale. Con 1.720 milioni di raccolta fissati nel 2012, infatti, la spesa per il gioco in Calabria è diminuita del 1,4% (nel 2011 la raccolta era stata 1.744 milioni di euro). Tra i confini del vecchio Marchesato, invece, dove gli indici economici e produttivi sono tra i più bassi d’Italia, si spendono mediamente ogni giorno 266.849 euro per affidarsi alla “dea bendata”. Tradotto in spesa pro-capite, significa 1,5 euro al giorno per ogni crotonese. Il monitoraggio compiuto dall’agenzia “Agipronews” riguarda i giochi consentiti dall’Aams (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) che è il garante della legalità e della sicurezza in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento. Entrando più nello specifico sono finiti sotto la lente del report annuale: “new slot” e “Vlt” (video lottery) presenti in bar e tabaccherie; ippica, scommesse sportive, lotterie istantanee, Lotto e Superenalotto.

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