Catanzaro, dopo soli 8 mesi, torna al voto, domenica e lunedì prossimi, per eleggere il proprio sindaco, anche se in sole otto sezioni. E' l'effetto prodotto dalla sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso del candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo e della sua coalizione, ha annullato per irregolarità i risultati ottenuti nelle otto sezioni nel maggio scorso, provocando la decadenza del sindaco Sergio Abramo, del centrodestra. Adesso i 6.183 aventi diritti al voto hanno la possibilità di confermare il risultato delle consultazioni di maggio, con l'elezione diretta di Abramo, che ha superato il 50% dei consensi per soli 130 voti, o ribaltare il risultato mandandolo al ballottaggio con Scalzo. In quest'ultimo caso, tornerà a votare, il 3 e 4 marzo, tutta la città. I candidati sindaco di Catanzaro sono cinque. Oltre ad Abramo e Scalzo, ci sono Pino Celi, candidato dell'area di centro nella quale è confluita anche l'Udc, Antonio Carpino (Partito comunista dei lavoratori) ed Elio Mauro, ex assessore comunale nella seconda amministrazione Abramo, sostenuto da una lista che porta il suo nome. Il voto parziale, tuttavia, riduce la contesa ai rappresentanti dei due principali schieramenti. Abramo punta a confermare la sua elezione, mentre Scalzo tenta di rimontare quei 130 voti per avere la possibilità di giocarsi l'elezione al ballottaggio. Per evitare il ripetersi di contestazioni, il presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Gianfranco Migliaccio, ha nominato dei giudici quali presidenti degli otto seggi. I risultati delle nuove elezioni confluiranno in quelli già ottenuti nelle altre sezioni. Quindi ci sarà un nuovo conteggio dei voti complessivi che porterà alla proclamazione dei consiglieri e, in caso di superamento del quorum, alla proclamazione del sindaco. Altrimenti si andrà al ballottaggio.
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