Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 28 Aprile 2024

La Giunta diminuisce
l’Imu sulla prima casa

  Ammonta a 49 milioni e 322mila euro il bilancio di previsione del Comune lametino. Approvato già dalla Giunta, ora passerà alle commissioni per poi approdare in Consiglio comunale. Il tutto prima delle elezioni politiche di fine febbraio: questo consentirà all’Amministrazione Speranza di incassare un blindatissimo ok, dato che un no al bilancio significherebbe scioglimento anticipato del Consiglio comunale. E in questo momento nessuno, soprattutto il Pd che ha una sua candidata al Senato, vuole e tantomeno può permettersi uno smacco del genere per la città. Anche perchè il bilancio di previsione 2013 è un fac-simile del bilancio 2012, già approvato da Consiglio e commissioni, e quindi ci sarebbe poco da “discutere” sulle scelte della Giunta. Tattiche politiche a parte, l’importante documento economico presenta due importanti novità: la riduzione dell’Imu per la prima casa e l’aumento del fondo svalutazione e crediti. Ad illustrare i particolari del bilancio ci ha pensato l'assessore al ramo Aldo Ferrise, supportato dal sindaco Gianni Speranza, dai dirigenti del settore Biagio D'Ambrosio e Giovanni Iannazzo, e dalla Giunta quasi al completo. In particolare, Ferrise si è detto soddisfatto perché diversamente dagli anni scorsi «abbiamo approvato il bilancio di previsione col dovuto anticipo, e questo è importante perché rappresenta uno strumento fondamentale per un’efficace azione dell’Ente, dato che il bilancio è uno strumento di programmazione dell’attività comunale. Non è stato comunque un lavoro facile, perchè quando la coperta è corta tutti tirano e da qualche parte si resta scoperti, ma i numeri che vengono fuori ci consentono di rispettare il patto di stabilità, cosa non facile in questo periodo». La novità più importante riguarda l’Imu. «Lo scorso anno l’abbiamo tenuta ai minimi – ha precisato Ferrise – sebbene questo ci è costato qualche milione di euro. Quest’anno abbiamo voluto rivedere l'imposta e l’abbiamo ridotta dallo 0,40 allo 0,35. Sembra una percentuale minima, ma come Comune abbiamo rinunciato a circa 200mila euro». Ma se da una parte si toglie, da qualche altra parte si dovrà anche prendere. E infatti le somme non introitate dalla riduzione dell’Imu sulla prima casa arriveranno dall’aumento dell’aliquota sulla seconda e terza casa, che passeranno rispettivamente dallo 0,76 allo 0,80 e dallo 0,80 allo 0,95. Quest’operazione porterà un beneficio di oltre 500mila euro: se infatti lo scorso anno la previsione complessiva delle entrate per l’Imu era pari a 9 milioni e 575mila euro, quest’anno la previsione si attesta intorno ai 10 milioni di euro». Anche l’addizionale Irpef resterà invariata, che è sempre una delle più basse applicate da tutti i Comuni italiani. Invariate anche le tariffa idrica, quella della pubblicità e quella relativa ai permessi a costruire. Prevista anche una somma di 800mila euro per la copertura dei debiti fuori bilancio.

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