Scende la percentuale dei votanti, ma chi non lo ha ancora fatto potrà recarsi alle urne anche oggi, dalle 7 alle 15, nelle otto sezioni dove gli elettori potranno dire la loro per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Prosegue - finora senza “traumi” - la sessione suppletiva indetta per effetto della sentenza del Tar che lo scorso 22 novembre accogliendo due ricorsi del centrosinistra ha annullato per irregolarità i risultati ottenuti in quelle otto sezioni nel maggio scorso, provocando di fatto la decadenza di sindaco e consiglio proclamati appena sei mesi prima. Ieri qualcuno ha parlato di atmosfera «spettrale» nei seggi del voto-bis. A dare questa sensazione un filino desolante, la differenza con il clima ben più vivace delle “normali” votazioni, caratterizzate da un nutrito viavai di elettori nelle sedi dei seggi, dove in genere sono allocate più sezioni. Ieri invece in ogni scuola o sede di urne il numero degli aventi diritto al voto (complessivamente 6.183) e delle sezioni stesse (otto in tutto, dislocate in sedi diverse) era per forza di cose circoscritto e gli elettori arrivavano col contagocce. Una prima flessione si è registrata nella mattinata: l’affluenza alle 12 negli otto seggi è stata dell’11,02%, con un calo del 2,93%. A maggio, alla stessa ora, aveva votato il 13,95% degli aventi diritto. Successivamente il trend si è invertito e l’affluenza è risultata maggiore rispetto a quella del maggio scorso: alle 19 i votanti sono stati 2.556 pari al 41,57% mentre lo scorso maggio, alla stessa ora, aveva votato il 39,19%. Dopo il picco di metà serata si è registrato un calo e alle 22, alla chiusura dei seggi, a votare nelle otto sezioni erano stati 3.181 elettori, pari al 51,74 degli aventi diritto. Alla stessa ora del 6 maggio scorso i votanti erano stati 3.352, pari al 54,52%. Un calo di quasi tre punti percentuali, dunque, che in termini di affluenza vuol dire che alle urne si è recata poco più della metà degli iscritti alle sezioni interessate. Oggi si avrà il dato definitivo ma soprattutto si saprà con certezza - dato l’esiguo numero delle schede da scrutinare - chi sarà il sindaco della città o, viceversa, se si andrà al ballottaggio. Infatti i 6.183 elettori “richiamati” alle urne hanno la possibilità di confermare il risultato delle consultazioni di maggio, con l’elezione diretta di Sergio Abramo, che ha superato il 50% dei consensi per 130 voti, o di ribaltare il risultato mandandolo al ballottaggio con Salvatore Scalzo. In quest’ultimo caso sarà tutta la città a tornare a votare, il 3 e 4 febbraio.
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