Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Omicidio Ierinò,
quattro arresti

Aveva lasciato la sua cosca di riferimento, quella dei Leuzzi, ed aveva deciso di mettersi in proprio Cosimo Ierinò, di 44 anni, ucciso a Badolato Marina nell'agosto del 2008. Il movente del delitto è emerso nelle indagini dei carabinieri che hanno portato stamani all'arresto dell'esecutore materiale e dei mandanti del delitto. Stamani i militari hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a Cosimo Leuzzi, di 59 anni, Vincenzo Gallace (66), Cosimo Spatari (52), e Andrea Sotira (35). Il provvedimento cautelare è stato notificato in carcere perché i quattro sono già detenuti per altri reati. Nel 2007 Ierinò, secondo la ricostruzione degli investigatori, sparò alcuni colpi di fucile contro Spatari e successivamente quest'ultimo tentò, a sua volta, di uccidere lo stesso Ierinò. Dopo questi due attentati venne deciso l'omicidio di Cosimo Ierinò, che fu eseguito materialmente da Andrea Sotira. Per individuare l'esecutore ed i mandanti dell'omicidio la Dda di Catanzaro si è avvalsa delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. I particolari delle indagini sono stati resi noti stamani dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dai vertici dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato. "L'omicidio di Ierinò - ha detto il Procuratore Lombardo - ha fatto molto scalpore negli ambienti della 'ndrangheta. Ierino' si era allontanato dalla cosca Leuzzi e non era ritenuto più affidabile. Dopo due attentati aveva deciso di mettersi in proprio e questo ha provocato la sua uccisione. Grazie ad una serie di indagini, e alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, siamo stati in grado di ricostruire quanto è avvenuto nell'area al confine tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria". Bombardieri ha aggiunto che agli arresti di stamani si è giunti "al termine di un lavoro investigativo intenso e che ha trovato riscontri nelle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Siamo ora riusciti a ricostruire le dinamiche delle cosche in quel territorio". (ANSA)

 

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