Ritorna prepotente la “stagione” delle intimidazioni. Nella sera di giovedì scorso a finire sotto tiro l’assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale e Concetta Capocasale, titolare di una farmacia ubicata nei pressi della centralissima piazza della Repubblica. Per il momento non si conoscono i motivi che hanno “scatenato” il vile attacco nei confronti dell’amministratrice e della titolare del presidio sanitario. I carabinieri della locale stazione, guidati dal comandante Pietro Santangelo, senza perdere un attimo, hanno già avviato le indagini per assicurare gli autori delle intimidazioni alla giustizia. L’intimidazione all’assessore Pascale si è verificata giovedì, intorno alle 21, davanti al palazzo municipale. L’amministratrice si trovava all’interno del Comune quando, ignoti, le squarciavano a colpi di punteruolo le gomme della sua auto. L’intimidazione potrebbe essere legata all’attività amministrativa della Pascale la quale svolge anche la professione di avvocato. Sempre nella stessa notte di giovedì, intorno alla mezzanotte, è stata presa di mira una farmacia ubicata nel centro storico. Cinque i colpi sparati all’indirizzo della saracinesca del presidio sanitario. I carabinieri, infatti, intervenuti sul posto, all’interno della farmacia hanno repertato 5 ogive e tre bossoli di una pistola 7,65. La titolare si è resa conto dell’intimidazione soltanto al momento dell’apertura della farmacia. I proiettili hanno mandato in frantumi le vetrate della porta di ingresso. I militari non escludono che dietro l’“avvertimento” ci possa essere il racket delle estorsioni. Non è la prima volta che gli esercizi commerciali finiscono nel mirino della criminalità organizzata. I carabinieri sono decisi ad andare fino in fondo per fare piena luce sui due episodi che gettano nella paura una cittadina alle prese con altri problemi. Il lavoro investigativo che in questi ultimi mesi stanno portando avanti i carabinieri della locale stazione sta portando i primi suoi frutti. Prima dell’assessore Pascale era finito nel mirino della criminalità organizzata l’assessore all’Ambiente Fabrizio Anello. Tra le persone che hanno subito gravi intimidazioni anche un vigile urbano che quando si trovava sulla strada a fare il proprio dovere non guardava in faccia nessuno. Purtroppo a distanza di qualche mese è tornato a farsi sentire il crepitio delle pistole. Sicuramente se fosse già attivato il sistema di videosorveglianza gli autori di questi preoccupanti episodi avrebbero già un volto. Le telecamere nei punti nevralgici della cittadina funzionerebbero anche da deterrente e scoraggerebbero i malintenzionati. Dopo questi ennesimi episodi di ordinaria violenza si spera che il sistema di videosorveglianza venga attivata per far stare più tranquilli i cittadini e gli operatori commerciali i quali chiedono che si ponga fine a questa spirale di violenza. La cittadina turistica per crescere dal punto di vista turistico ha bisogno di sicurezza. Episodi criminosi purtroppo non fanno altro che allontanare tour operator e turisti stranieri.
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