Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 28 Aprile 2024

Benzene nell'acqua,
Asp dichiara
" E' un maliteso "

acqua potabile

La Protezione Civile regionale calabrese, tramite la propria sala operativa, in seguito alle urgenti richieste di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni di Vibo Valentia e di Dasà, ha subito provveduto ad inviare sul posto un'autobotte Fiat 180. L'allarme - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - è scattato nella giornata di ieri quando il dipartimento di prevenzione dell'Asp di Vibo Valentia ha invitato i sindaci dei comuni serviti dall'acquedotto "Alaco" a sospendere l'utilizzo dell'acqua per consumo potabile, dato che analisi su campionamenti avevano rilevato la presenza di benzene. Continuano anche oggi le richieste di approvvigionamento d'acqua. L'Asp di Vibo Valentia, prosegue la nota, ha fatto istanza per l'ospedale cittadino; altre sollecitazioni anche dall'ospedale di Serra San Bruno, dalla Casa di riposo RSA di località Moderata Durant di Vibo Valentia e dalla Casa di Cura Villa dei Gerani di Vibo Valentia; mentre il Comune di Serra San Bruno ha chiesto il rifornimento idrico per la popolazione residente. "Da Germaneto - fa sapere il sottosegretario regionale alla Presidenza della Regione Calabria, con delega alla Protezione civile Franco Torchia - è partita anche un'altra autobotte da 15.000 litri e ne sono già state attivate altre per rafforzare interventi sul territorio vibonese. In totale sono attualmente impiegati quattro autobotti della colonna mobile di Protezione civile regionale. Inoltre è al lavoro anche l'associazione di volontariato Arci Pesca Fisa di Pizzo, fornita anch'essa di autobotte. Ho comunque assicurato al prefetto di Vibo Michele Di Bari la totale disponibilità della Protezione civile e gli ho chiesto di tenermi informato della evoluzione della vicenda".

Non esiste alcun pericolo per la salute pubblica dall'utilizzo dell'acqua dell'impianto di potabilizzazione dell'Alaco e pertanto si provvederà ad informare i sindaci dei comuni serviti perché procedano alla revoca delle ordinanze di non potabilità emesse in precedenza. E' quanto comunicato nel pomeriggio, al termine di una riunione svoltasi nella prefettura di Vibo Valentia, dal commissario dell'Azienda sanitaria provinciale Maria Pompea Bernardi. La Bernardi ha dato lettura di una nota a lei pervenuta in giornata a firma del responsabile dell'Arpacal di Catanzaro che aveva analizzato i campioni acquisiti all'impianto di potabilizzazione dell'Alaco lo scorso 6 dicembre riscontrando una presenza di benzene di 800 volte superiore ai parametri previsti per legge. In questa nota l'Arpacal ha comunicato testualmente che "per un malaugurato errore di trascrizione nella comunicazione del rapporto di prova protocollo 2587 del 28 gennaio 2013 la voce benzene va sostituita con 'composti aromatici da benzene espressi come benzene'. Trattasi di composti non previsti dal decreto legislativo 31/01 e di conseguenza senza limiti di legge". Nel corso della riunione il commissario dell'Asp ha dato anche lettura degli esiti delle analisi effettuate il 31 gennaio e oggi spiegando che i parametri sono conformi alla legge. (ANSA)

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