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A letto con
la fidanzata,
gettato dal balcone

Prima malmenato e poi buttato giù dal balcone di casa dai genitori e dal fratello della sua fidanzata, che lo avevano sorpreso a letto con la giovane donna. Quel “momento proibito” di intimità con la sua fidanzata è costato davvero caro a un giovane manovale crotonese ricoverato, dopo le botte e la caduta, in ospedale con 35 giorni prognosi. Lui, 23 anni ancora da compiere, benchè fosse volato giù da cinque metri, seminudo e zoppicante con entrambi i polsi fratturati ed i denti rotti, è riuscito a percorrere nella notte tre chilometri a piedi fino al San Giovanni di Dio dove è stato ricoverato. Il padre, la madre e il fratello della sua fidanzata 21enne, sono stati invece arrestati dai carabinieri. In carcere sono finiti: Francesco Iorno, 70 anni, commerciante ed il figlio Efraim Iorno, 25 anni con l’accusa di tentato omicidio. La madre della ragazza, Elena Bianchini di 55 anni, è stata invece arrestata con l’accusa di lesioni gravi. Tutto è accaduto la scorsa notte, nel popoloso quartiere di Tufolo-Farina. Qui, in una traversa di via Nazioni Unite, al primo piano di una palazzina abita la famiglia Iorno che gestisce un negozio di mobili al piano terra dello stabile. Intorno all’1,30 della notte alcuni voci e rumori provenienti dalla stanza della figlia 21enne, hanno svegliato Elena Bianchini che a sua volta ha svegliato il figlio Efraim. Madre e figlio si sono diretti senza esitazione verso la stanza della giovane ed hanno scoperto la ragazza in espliciti atteggiamenti intimi col fidanzato. A quel punto sarebbe scattata la reazione della donna e del figlio. Che avrebbero aggredito e percosso il giovane con un tubo di gomma e una mazza di legno. Pesto, sanguinante e ancora seminudo il malcapitato sarebbe stato poi assalito dal padre del sua fidanzata nel frattempo rientrato a casa. Il padre e il fratello della sua ragazza, l’avrebbero poi preso dalle gambe e dalle braccia, e gettato giù dal balcone della camera da letto, dal primo piano dello stabile, facendogli fare un volto di circa cinque metri. Nonostante l’altezza e nonostante la caduta, benchè ferito, e con indosso solo un paio di slip e la maglietta, il giovane è riuscito a rialzarsi e zoppicando, ha raggiunto a piedi l’o s p edale civile San Giovanni di Dio che dista almeno tre chilometri. Al Pronto soccorso i sanitari gli hanno riscontrato la frattura di entrambi polsi, escoriazioni e contusioni e i denti rotti. Nel frattempo la sua fidanzata aveva allertato il 112 raccontando dell’aggressione da parte dei suoi familiari. Una pattuglia del Nucleo operativo Radiomobile ha raggiunto via Nazioni Unite a Tufolo Farina dove era avvenuta l’a g g r e s s i one denunciata dalla ragazza. Altri militari invece hanno raccolto il racconto e la testimonianza del ferito in ospedale. Coordinati dal capitano Antonio Mancini comandante della Compagnia, gli investigatori dell’Arma al comando del tenente Marco Currao del Nucleo operativo, hanno ricostruito quanto accaduto al primo piano della palazzina di Via Nazioni Unite. Francesco Iorno, sua moglie Elena Bianchini e il loro figlio Efraim, sono stati accompagnati al comando Carabinieri e poi arrestati su iniziativa dei militari che contestano il reato di tentato omicidio ai due uomini. Elena Bianchini invece è accusata a sua volta di lesioni personali aggravate. La donna nel pomeriggio è stata colta da malore ed accompagnata in ospedale per accertamenti. Per lei il sostituto procuratore di turno Luisiana Di Vittorio, ha disposto gli arresti in carcere a Castrovillari. Sono invece da ieri in carcere a Crotone, Francesco ed Efraim Iorno. Il colonnello Francesco Iacono comandante provinciale dei carabinieri che ha seguito passo passo tutta la vicenda si è poi complimentato con i carabinieri che hanno partecipato alle varie fasi dell’operazione che si è conclusa con i tre arresti.

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