Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Patti territoriali,
arrivano 17,5 milioni

Raschiando il fondo del barile tra patti territoriali e contratti d’area il ministero dello Sviluppo economico due settimane prima delle elezioni sblocca 162 milioni di euro definendo le procedure. Alla Calabria toccheranno 17 milioni e mezzo da dividere in quattro: all’Alto Tirreno Cosentino 6,6 milioni, 5 milioni per Catanzaro, 4 e mezzo alla Locride ed 1,4 milioni al Patto lametino. Quest’ultimo è gestito da Lameziaeuropa, la società guidata da Marcello Gaglioti, che negli anni scorsi ottenne 3 milioni di euro per il Patto agrolametino utilizzati per realizzare il Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di contrada Rotoli, completato ma non entrato in funzione. Sono finanziamenti governativi per piani d’investimento che risalgono alla fine degli anni Novanta con gli strumenti della programmazione negoziata a cui non è stato dato seguito nel Sud probabilmente per i suoi scarsi risultati sul territorio. Questi 162 milioni sono fondi affidati alle imprese che però non li hanno investiti per diversi motivi. Non essendo stati erogati dal ministero, i gestori dei Patti territoriali li hanno chiesti per avviare nuovi progetti. La richiesta è partita dall’Anpaca, l’associazione nazionale che raggruppa gli attuatori in tutto il paese. In una riunione all’Anpaca di Roma il direttore generale del ministero dello Sviluppo economico Carlo Sappino ed il dirigente della divisione interventi di programmazione territoriale Antonio Martini hanno illustrato la circolare del 28 dicembre scorso che stabilisce criteri e modalità per l’ammissibilità al finanziamento di progetti infrastrutturali da realizzare con le risorse residue di patti territoriali (116 milioni) e contratti d’area (46 milioni). Gli investimenti possono riguardare sia infrastrutture materiali per la realizzazione di nuove opere, adeguamento e completamento di quelle esistenti, sia infrastrutture immateriali, cioè reti tecnologiche e organizzative stabili e permanenti. Le infrastrutture finanziabili devono essere coerenti con le finalità e gli obiettivi del patto territoriale o contratto d’area sia da un punto di vista funzionale che temporale, e strettamente connesse alle esigenze di crescita economico-sociale del territorio. Le proposte dovranno arrivare al ministero entro il prossimo 26 giugno, ed entro 120 giorni il ministero provvederà all’istruttoria. «Dopo la comunicazione dello sblocco dei fondi avvenuta a giugno scorso», hanno detto il presidente di Lameziaeuropa Gaglioti ed il dirigente Tullio Rispoli dopo l’incontro romanom «nonostante i tempi lunghi impiegati per la definizione delle procedure, apprezziamo il lavoro del ministero in stretta collaborazione con Anpaca e gestori di patti e contratti d’area. Dopo diversi anni di confronto si ha la possibilità di utilizzare parte delle risorse finanziarie richieste attraverso le rimodulazioni rivenienti da rinunce e revoche, ciò è stato possibile anche grazie alla costante attività di stimolo e supporto operativo di Anpaca».     

Caricamento commenti

Commenta la notizia