Non solo il monopolio del traffico di droga, ma anche le estorsioni e chissà quant’altro. La criminalità di etnia rom “comanda” a Catanzaro: l’ennesima conferma giunge dall’ultima relazione della Direzione nazionale antimafia. «La criminalità che gravita intorno alla città – si legge nel documento – è caratterizzata dalla presenza di associazioni costituite da soggetti di etnia rom che hanno il sostanziale monopolio del traffico di sostanze stupefacenti». Le dinamiche però sono in continuo sviluppo, fra «la tradizionale vicinanza dei soggetti di etnia rom alle cosche mafiose dell’area del crotonese», l’intensificarsi di «atti intimidatori anche nei confronti di attività economiche di rilevante importanza, come la Torrefazione Caffè Guglielmo » e le «propalazioni circa l’attuale mutamento degli equilibri dei sodalizi di ’ndrangheta». Sul fronte dell’azione di contrasto, la Dna lamenta la mancanza di uomini e mezzi.