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Una 007 privata indaga
su Pasquale Andreacchi

Anche la criminologa Roberta Bruzzone, nota per le indagini svolte sull’omicidio di Sarah Scazzi, cercherà di scavare sulle ultime ore di Pasquale Andreacchi, il giovane di 18 anni barbaramente ucciso tre anni fa il cui assassinio è rimasto ancora impunito. La famiglia del giovane ha, infatti, deciso di affidarsi a un consulente di parte, ovvero propria alla nota criminologa forense, cui è stata già trasmessa la discovery degli atti sin qui acquisiti dall’avvocato Giovanna Fronte, la quale ha richiesto pure che siano riesumati i resti affinché si proceda a più approfondite indagini tecnico- scientifiche. Pasquale scomparve da casa la sera dell’11 ottobre del 2009. La mattina del 9 dicembre, alcuni operai segnalarono la presenza di un teschio che presentava un foro di proiettile in mezzo alla fronte. Il fascicolo sull’omicidio è attualmente nelle mani del pm Vittorio Gallucci, il quale, unitamente al procuratore Mario Spagnuolo, ha riaperto il caso che, in un primo momento, sembrava avviato verso l’archiviazione. Si tiene, intanto, oggi, con inizio alle 10, nel salone di palazzo Chimirri una manifestazione in memoria di Pasquale. A palazzo Chimirri saranno anche presenti, oltre ai familiari di Pasquale, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi, una rappresentanza di studenti dell’istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” e della locale scuola media e il gruppo scout di Serra San Bruno. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Libera nomi e numeri contro le mafie”, dall’As - sociazione culturale “Incastri” e dall’associazione “Il Brigante”. Nel corso della manifestazione verrà consegnata al sindaco Bruno Rosi una raccolta firme tendenti a ottenere, da parte dell’amministrazione comunale di Serra San Bruno, l’intitolazione di una via o di una piazza a Pasquale Andreacchi, vittima innocente di un episodio di violenza di puro stampo mafioso. A lanciare la petizione, con tanto di raccolta firme fra la popolazione, è stato anche il comitato civico “Pro Serre”. In particolare, l’istanza propone che venga affissa in una via del paese, che sarà in seguito individuata dalla giunta comunale, una targa commemorativa la quale oltre al nome di Pasquale Andreacchi, riporti anche la dicitura “ucciso da mano ancora ignota”.

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