Sono oltre trenta i colpi di kalashnikov sparati dai killer che hanno ucciso Giuseppe Bruno e la moglie, Caterina Raimondi. Bruno è stato raggiunto al torace, mentre la moglie è stata colpita al volto ed i proiettili l'hanno completamente sfigurata. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato una scena raccapricciante, con macchie di sangue ovunque. Marito e moglie stavano salendo a bordo della loro automobile, una Toyota Rav4, quando almeno una persona si è avvicinata ed ha iniziato a sparare con un kalashnikov. Bruno e la moglie sono morti all'istante. Subito dopo il killer ha abbandonato l'arma vicino ai cadaveri ed è fuggito. Una persona che si trovava casualmente a passare nei pressi dell'abitazione dei coniugi ha notato i fari dell'automobile accesi, ma non si è fermata. Successivamente, facendo ritorno da un distributore di carburante, ha deciso di avvicinarsi alla Toyota ed ha scoperto il duplice omicidio. Successivamente sono intervenuti i carabinieri. Bruno, che era noto alle forze dell'ordine, era proprietario di un'agenzia di viaggi e gestiva un bar. Caterina Raimondi, invece, gestiva un negozio per la vendita di detersivi. La coppia era sposata da diversi anni, ma non aveva figli. Subito dopo l'omicidio i carabinieri hanno sentito numerose persone, tra cui anche amici e familiari delle due vittime. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti della coppia prima dell'agguato. (ANSA)
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