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Crotone, affluenza
bassa in tutte
le sezioni

Alle22 di ieri sera, in chiusura della prima giornata di elezioni, in tutta la provincia aveva votato il 40,18% degli elettori, con un calo di sette punti percentuali rispetto al 2008 (47,97%). Più forte in provincia il calo di affluenza rispetto alla città, dove ha votato ieri il 39,35% degli elettori (40,62% nel 2008). Ci sono stati comuni dove la percentuale si è abbassata davvero molto: a Petilia Policastro ha votato ieri il 37,80% (il 61%,38 nel 2008), a Savelli il 48,51 (65,73), a Isola Capo Rizzuto il 41,47 (62,18). Sarà stato per il tempo incerto, sarà stato per il senso di scoraggiamento e di arrendevolezza che regna tra molti italiani e sarà stato anche perché si potrà votare anche oggi, ma i crotonesi, ieri, di sicuro non si sono precipitati ai seggi elettorali. Anzi. Affluenza bassa in città, come del resto in tutta Italia. I ritmi erano lenti già dal mattino, dove nella scuola elementare di via Saffo, sede di ben 5 sezioni elettorali e con un elevato numero di votanti, regnava un silenzio senza dubbio atipico quando in ballo c’è una importante competizione elettorale. Molti si fermavano a consultare i manifesti esposti fuori dalle sezioni elettorali dove era esposto l’elenco dei partiti e delle liste che li supportano: segno che l’indeci - sione era tanta. Ma c’era anche chi andava diritto in cabina non vedendo l’ora di piazzare una bella croce, sul partito che segue magari da una vita. Oltre alla già scarsa affluenza alle urne, a complicare la situazione in città è stata la ridistribuzione dei collegi che ha comportato la sostituzione dei certificati elettorali di tutti gli elettori. Operazione normalissima, effettivamente portata avanti con attenzione dall’ufficio elettorale del Comune, che nelle scorse settimane ha provveduto alla ristampa di circa quarantamila certificati, provvedendo alla consegna di oltre trentamila di questi. Degli ottomila elettori che non sono stati trovati presso la proprio residenza, solo in mille e cinquecento si sono recati presso l’ufficio elettorale per farne richiesta, gli altri hanno pensato che bastasse presentare il vecchio certificato. «Solo in mattinata – ha spiegato Paolo La Greca, presidente del seggio n. 71 – abbiamo dovuto rimandare indietro oltre quaranta elettori. La gente era arrabbiata e minacciava di non votare, ma purtroppo la responsabilità non è né nostra né tantomeno del Comune. A noi sono pervenute indicazioni precise: votano solo gli elettori con il certificato elettorale nuovo ». Eppure anche l’ufficio elettorale aveva più volte segnalato il cambiamento dei collegi, così come la procedura è ben evidenziata sul sito ufficiale del Comune. A mezzogiorno l’affluenza raggiungeva appena l’8%. Nel pomeriggio la pioggia non incoraggiava di certo ad uscire di casa, ma c’era chi, come la signora Johanna Maria Harmann, 76 anni, italiana d’adozione che vive a Crotone da 47 anni, aveva le idee chiare: «Nonostante questa legge elettorale non mi piaccia sapevo cosa fare», ha detto uscendo dal seggio, per poi continuare: «Mi sarebbe piaciuto trovare il nome dei candidati sulla scheda ma in ogni caso era importante esprimere il voto e così sono venuta». La signora Johanna ha votato al Liceo Classico, sede delle sezioni più antiche della città, dove fa riferimento anche il seggio speciale della casa circondariale. Il seggio speciale, che in città è presente anche nell’ospedale civile, ha un ruolo delicato perché deve accogliere di tanto in tanto le richieste di voto, di coloro che ne hanno diritto e che spesso sono residenti in altri comuni, far pervenire queste richieste al comune di appartenenza degli elettori e, una volta ottenuto il riscontro positivo di questo, procedere alle operazioni di voto. Proprio la lenta procedura spesso scoraggia anche questo tipo di elettori che finisce col rinunciare. Al Liceo classico hanno votato anche Andrea Trusciglio e Francesco Lamanna, alle urne per la prima volta ma già con le idee chiare: «Abbiamo scelto dopo averne discusso in famiglia e anche con i nostri coetanei –hanno detto –e speriamo che la fiducia che diamo ai partiti che voteremo sarà ricambiata. Ci aspettiamo che le promesse che ci sono state fatte saranno mantenute, ma il nostro oltre che un voto di fiducia è anche un voto politico». Nella giornata di ieri si sono recati a votare anche il sindaco Peppino Vallone e il presidente della Provincia Stanislao Zurlo. Il primo si è recato al seggio elettorale di via Saffo nel primo pomeriggio accompagnato dai propri familiari, mentre il secondo, attorno alle 20 e 30, ha raggiunto la sezione elettorale n. 4, presso la scuola Principe di Piemonte, assieme alla moglie, per esprimere il suo voto.

 

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