Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 28 Aprile 2024

Giallo in cimitero
«Violata la tomba
di mia madre?»

 Si è corso davvero il rischio che in cimitero venisse estumulata la salma “sbagliata”? E della sepoltura “sbagliata” è stata danneggiata soltanto la lapide? Sarà la polizia giudiziaria a rispondere alle domande, dopo avere incamerato la denuncia-querela presentata da M.P., 58enne di Catanzaro, protagonista di una vicenda che - per quanto raccontato da lei stessa - ha del paradossale. I fatti oggetto dell’esposto presentato ieri alla sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri risalgono a giovedì scorso, quando il fratello della denunciante ha ricevuto una telefonata dal Comune per essere informato del danneggiamento della lapide della tomba della madre in coincidenza con l'esecuzione dell’i n t e rvento di esumazione di una salma sepolta nelle vicinanze. Stando alla denuncia, però, recatosi in cimitero l’uomo avrebbe riscontrato una situazione diversa. E poco dopo, sul posto, è giunta anche M.P. «La lapide era rotta, è vero, e ci avevano chiamati per metterci d’accordo con il marmista per la riparazione e la reinstallazione delle fioriere. Però – racconta la donna – si era anche proceduto a scavare sotto la lapide, probabilmente a causa di un errore degli uffici. Accortisi dello sbaglio, si è posto rimedio ricollocando la stessa terra precedentemente rimossa. Cosa sia effettivamente successo, non è dato saperlo». Resta il dubbio, insomma, di cosa ci sia sotto quella terra. Da qui le richieste con le quali si conclude la denuncia: non solo si chiede di verificare se siano stati commessi reati, ma si sollecita anche la nomina di un perito e di accertare che la cassa mortuaria della madre di M.P. non sia stata, anche inavvertitamente, manomessa. Fin qui l’esposto: spetterà ovviamente agli inquirenti fare chiarezza, nella speranza che si sia trattato di un mero errore determinato dalle incombenze legate alla scadenza delle concessioni per 99 anni. Nello specifico, la concessione per sepoltura della madre della denunciante era stata regolarizzata entro il termine dello scorso 28 febbraio, superato il quale si sarebbe proceduto all’e s u m azione. «Lo scorso agosto – ricorda in proposito M.P. – mio fratello, intestatario del loculo dove riposta mia mamma, ha ricevuto una raccomandata con la quale si comunicava che, in caso di mancato di pagamento per la conservazione del posto per 99 anni, entro il 28 febbraio 2013 si sarebbe proceduto all’esumazione della salma. Ottenute delucidazioni, abbiamo pagato come previsto il 20% del dovuto ». Dunque, certamente la salma della signora non rientrava tra quelle da estumulare. Ecco perché con la querela M.P. non vuole gettare la croce addosso a nessuno, ma chiede soprattutto risposte a una domanda tanto legittima quanto spontanea: vuole essere certa che la bara e la salma della mamma non abbiano subito alcun danno.

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