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Alcuni componenti dei
Notarianni avevano la
“social card” dei poveri

Particolari interessanti emergono dal decreto di sequestro emanato dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda e con il quale sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza beni per oltre 2 milioni di euro a 8 componenti della famiglia Notarianni di Lamezia Terme, considerata dagli inquirenti organica alla cosca Giampà. Secondo le indagini dei finanzieri, che hanno scavato nel passato fiscale dei Notarianni fino al 1993, stando ai redditi dichiarati dagli indagati o dai componenti dei loro nuclei familiari, i Notarianni avrebbero dovuto vivere in assoluto stato di indigenza o, in alcuni casi, rasentando la soglia di povertà assoluta. Invece, pare che i componenti della ’ndrina conducessero una vita piuttosto agiata, al punto di permettersi vacanze di due settimane in località modaiole come Tropea. Secondo quanto si è appreso, alcuni componenti della famiglia Notarianni, avevano in dotazione anche la “social card” destinata ai poveri.

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