Dalle indagini della Guardia di finanza e' emerso che due dei fermati nei giorni scorsi, Agostino Papaianni e Giuseppe Raguseo, avevano interessi rispettivamente nella società Capo Vaticano e nella Nuova Calcio Limbadi. Da numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali sono emersi i particolari relativi all'attività gestionale occulta svolta da Papaianni e da Raguseo nei confronti delle due società. In particolare i due avrebbero deciso l'acquisto di calciatori e si sarebbero anche preoccupati di organizzare le partite in trasferta. Dall'indagine dei finanzieri, chiamata 'Insider Bealing 2', sono emersi anche gli accordi, stipulati in occasione del campionato del 2008/2009 per la cessione di un calciatore dalla società Capo Vaticano alla Nuova Limbadi. Raguseo, inoltre, è ritenuto dagli inquirenti il vicepresidente della squadra di calcio pur non comparendo mai ufficialmente negli assetti societari. Con il passare degli anni la società Capo Vaticano è di fatto fallita e non si è più iscritta ad alcun campionato. Al vaglio dei finanzieri c'é anche un finanziamento di 150 mila euro concesso dal Comune di Ricadi alla società Capo Vaticano per la gestione delle strutture sportive. Gli inquirenti ritengono che i fondi furono gestiti personalmente da Papaianni. Nell'operazione compiuta nei giorni scorsi dalla polizia, dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di finanza sono stati fermati i presunti capi e gregari della cosca dei Mancuso. Ai fermi si è giunti unendo le inchieste di tutte le forze dell'ordine che da diverso tempo indagavano sulla cosca dei Mancuso. In modo particolare i finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno concentrato la loro attenzione sull'aspetto economico della cosca. Ne sono scaturiti anche sequestri di beni in Calabria ed a Trieste. Agostino Papaianni è ritenuto dalla Dda di Catanzaro il più stretto collaboratore del boss Michele Mancuso, mentre Raguseo é il genero di Mancuso. (ANSA)