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Il centro anti-obesità
torna a pieno ritmo

centro carmine ionadi

 Il Centro per la lotta all’obesità “Carmine Ionadi”, recentemente trasformato in “Struttura di endocrinologia, diabetologia e malattie del metabolismo”, riprende decisamente quota. Schiacciato a terra da scelte inadeguate che avevano mortificato le capacità della struttura, negli ultimi mesi è tornato a operare a pieno ritmo. Le richieste di prime visite sono nuovamente numerose, i controlli puntuali e meticolosi. Ora bisogna guardare avanti e lavorare per dispiegare l’attività informativa sull’intero territorio coinvolgendo soprattutto le scuole. A farsi carico del buon andamento del centro è l’endocrinologo Giuseppe Crispino, che può contare sul sostegno e sulla professionalità di un gruppo di collaboratori guidato dal dottor Franco Prenesti. L’organico al completo registra, al momento, la presenza nella struttura di un ortopedico e di un radiologo, mentre un’efficace azione di supporto viene svolta dal dottor Pino D’Aloi specializzato in psicologia. Il dottor Crispino, naturalmente guarda avanti con fiducia. L’obiettivo è quello di dare risposte adeguate e tempestive alle esigenze dell’utenza proveniente, oltre che dall’intero Vibonese, anche da fuori provincia. Le prenotazioni non sono più a lungo termine e si sta lavorando per ridurre al minimo l’attesa. «Siamo sicuri – afferma l’endocrinologo Crispino – che questo centro può svolgere un lavoro efficace e siamo costantemente impegnati nell’ottimizzazione delle risorse. I macchinari a nostra disposizione – aggiunge – ci consentono di operare bene e di elaborare diagnosi precise con relative terapie d’intervento basate su prescrizione di diete legate in primis all’alimentazione mediterranea». Si può fare di più? Certamente sì. I macchinari disponibili, per esempio, non lavorano tutti i giorni. Perché ciò avvenga si rende indispensabile incrementare il personale con la presenza quotidiana di un tecnico-radiologo, un medico specialista, una dietista strutturata, un infermiere. Tutte figure già previste, ma ancora da nominare. Nella struttura, peraltro, gli esami vengono eseguiti da un “Dexa total Body” ossia un macchinario unico nelle regione e impiegato non solo per misurare la massa corporea, ma anche per effettuare, per l’intero territorio provinciale, il servizio di Mineralometria ossea computerizzata (Moc) ossia diagnosi dell’osteoporosi e delle malattie del metabolismo minerale osseo. La carenza di personale e soprattutto la mancata presenza quotidiana di un tecnico-radiologo non solo non consente il pieno uso delle apparecchiature esistenti, ma allunga di molto anche i tempi d’attesa per la Moc. Non viene utilizzato adeguatamente neppure l’ecografo. Gli esami, infatti, sono limitati ai giorni di giovedì e venerdì. Se ne deduce che l’utenza non viene servita al meglio e che il parziale uso dei macchinari disponibili penalizza economicamente la stessa azienda sanitaria. Per completare il quadro, va sottolineata l’assoluta necessità che il “Carmine Ionadi” venga collegato, mediante apposita convenzione, a un ateneo che nei suoi studi dia ampio spazio alla dieta mediterranea. L’Asp pare abbia rinnovato la convenzione con l’Unical, ma la soluzione non appare la più appropriata. Non è da escludere la possibilità di avviare contatti con la “Sapienza” di Roma.

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