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Ustioni troppo gravi:
è morto Consarino

consarino

 Enzo Consarino non ce l’ha fatta, il suo cuore ha cessato di battere ieri mattina al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dov’era ricoverato da venerdì 8 marzo. Vittima di un gravissimo incidente domestico, Consarino ha lottato contro la morte per dieci giorni, dopo essere stato trasferito in elicottero alle falde del Vesuvio. Aveva riportato ustioni gravi sull’80% del corpo, investito da una violentissima esplosione all’interno della sua villetta innescata quasi certamente da una fuga di gas propano. Troppo gravi le ferite riportate dal 60enne catanzarese: nulla da fare, dunque, per i medici che l’hanno seguito sin dal momento del ricovero. Consarino, professionista conosciuto e molto stimato, era dirigente medico anestesista. Dopo aver lavorato presso il servizio di anestesia e rianimazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, era passato all’azienda ospedaliera Pugliese- Ciaccio, dove attualmente era responsabile del’Unità operativa semplice di Day Surgery in anestesia. La salma è attualmente a disposizione della Magistratura: la Procura della Repubblica di Catanzaro ha infatti aperto un’inchiesta sull’esplosione nella villetta di via Miraglia. E non è eslcuso che nelle prossime ore venga disposta l’esecuzione del’autopsia sul corpo del povero Consarino. La tragedia si è consumata nel giro di pochi istanti. Quel maledetto pomeriggio Consarino stava organizzando una festa all’interno della propria abitazione di via Miraglia, quartiere Mater Domini, ed aveva contattato il titolare di un noto bar del centro storico. L’esplosione si è verificata nel momento in cui l’anestesista ha premuto l’interruttore della corrente elettrica nella tavernetta dell’abitazione; il caso ha voluto che si trovasse da solo, visto che il titolare del bar incaricato del catering era tornato al furgone parcheggiato davanti all’immobile per prendere alcune casse di prosecco. Il botto è stato avvertito in tutto il quartiere. L’onda d’urto è stata talmente violenta da scardinare la porta blindata e scaraventarla ad alcuni metri di distanza, mentre Consarino è stato investito in pieno dalle fiamme. I primi soccorsi sono stati prestati dal titolare del bar, che è riuscito a spegnere le fiamme che avvolgevano Consarino aiutandosi con alcune pozzanghere nelle vicinanze. Immediatamente è scattata la corsa verso l’ospedale Pugliese, dove l’uomo è stato portato in auto dal figlio del titolare del bar, il quale a sua volta ha riportato delle lievi ferite ad una mano. Al Pugliese i colleghi di Consanrtino hanno potuto fare ben poco: le condizioni apparse da subito gravissimi hanno consigliato il trasferimento in tempo reale al centro grandi ustioni di Napoli, effettuato qualche minuto dopo in elicottero. Nel frattempo sul luogo dell’esplosione sono giunti i Vigili del fuoco del Comando provinciale, insieme agli agenti della squadra Volanti della Questura; i primi hanno spento l’incendio mentre i secondi hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica della deflagrazione, che comunque è apparsa subito abbastanza chiara. Nella tavernetta ci sarebbe stata infatti una fuga di gas propano non avvertita. E quando Consarino ha acceso la luce, l’ambiente si è incendiato a causa della scintilla provocata dal passaggio della corrente elettrica nell’interruttore. I funerali si svolgeranno a Catanzaro non appena l’Autorità giudiziaria disporrà la consegna della salma alla famiglia; se ne occuperà l’agenzia funebre dei fratelli Tassoni. Già la notizia del ferimento aveva destato sgomento, sentimento trasformato in prostrazione dalla notizia del decesso che, ieri pomeriggio, si è rapidamente diffusa prima tra i colleghi dell’ospedale Pugliese-Ciaccio e poi nell’intera città. Cordoglio è stato espresso dal sindaco Sergio Abramo: «La tragica morte del dott. Enzo Consarino mi lascia sgomento. Per la sua famiglia è una perdita incalcolabile, ma anche la città perde un valoroso e stimato professionista e un uomo che si è sempre impegnato in politica e nel sociale con grande generosità. La sua è stata una morte assurda, un crudele gioco del destino che ha stroncato una vita esemplare. In questo momento –ha concluso il sindaco –il mio pensiero va ai suoi familiari e ai suoi colleghi dell’ospedale Pugliese che non si rassegnano all’atroce fatalità ».

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