Sequestra la madre per obbligarla a dargli soldi, ma dopo poco tempo dal suo tentativo d’estorsione finisce in manette. Ad arrestarlo con l’accusa di tentata estorsione e sequestro di persona sono stati i carabinieri, in una congiunta operazione dei militari del Nucleo operativo della locale Compagnia e dei carabinieri della stazione Pianopoli a poche ore dal sequestro. L’interprete principale che ha tenuto per qualche ora con il fiato sospeso la vittima dell’aggressione, è un uomo di 41 anni, Antonio Granito, che è finito tra le mura della locale casa circondariale. Il suo arresto è stato infatti convalidato dal giudice monocratico Gustavo Danise, nel corso del cosiddetto rito per direttissima. Il giudice, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Vincenzo Cardamone, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I fatti per i quali Granito è stato arrestato e rinchiuso nel carcere per motivi di sicurezza sociale, evitando che continui a vessare sua madre, risalgono a domenica mattina. Il 41enne in preda, probabilmente a una crisi isterica, ha chiuso la madre nella propria casa dopo che la donna s’era rifiuta di consegnarli dei soldi. L’uomo, che probabilmente vive in una situazione di estremo disagio economico ed in preda da una condizione psicologica precaria, ha pensato di risolvere i suoi problemi chiedendo alla madre denaro, ma secondo gli inquirenti con atteggiamenti minacciosi. La sua richiesta non è stata esaudita dalla donna, da qui la scelta di rinchiudere la madre dentro la propria abitazione, dopo averla schiaffeggiata, minacciandola di dar fuoco alla casa. La scena della presunta violenza familiare è Via Marsala, nella zona dell’antica Nicastro, meglio nota come la “Trempa”, alle spalle della casa circondariale dove ora si trova rinchiuso Antonio Granito. A lanciare l’allarme è stata la stessa madre intorno alle 10 di domenica scorsa quando, constatata la gravità della situazione in cui si trovava, non ha esitato ad avvisare i carabinieri descrivendo la sua condizione di segregazione e denunciando di essere stata rinchiusa in casa sua dal figlio. La donna ha riferito inoltre di temere d’uscire per evitare di essere aggredita nuovamente, dato che l’uomo era ritornato nella sua abitazione, che si trova al piano terra dello stesso stabile in cui abita sua madre. Scattato l’allarme attraverso la centrale operativa dei carabinieri, sul posto è giunta immediatamente una pattuglia del Nucleo radiomobile ed un’altra della Stazione di Pianopoli inviata come rinforzo. Giunti sulla scena del crimine i militari sono riusciti a stanare l’uomo che nel frattempo si era rifugiato nella sua abitazione credendo d’essersi messo al sicuro. Granito è stato ammanettato e rinchiuso in una cella di sicurezza della caserma dei carabinieri, in attesa che si celebri il rito per direttissima davanti al magistrato. Per la mamma assalita dal figlio s’è trattato della fine di un incubo.
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