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La Giunta a nove...
dà il via libera
al bilancio

Reset e via. Domani è un altro giorno. Anzi, ieri. Perchè verba volant. E sono volati via gli umori di un mese fa a palazzo “Luigi Razza”. Ma, ieri, era un altro giorno. Così per il bilancio consuntivo che ha incassato i suoi 20 voti favorevoli – 2 contrari (Ad) e 2 astenuti (Udc) mentre il Pd ha abbandonato l’Aula. Qualche momento di concitazione prima dell’avvio dei lavori; telefoni roventi, messaggi fra un banco e l’altro. Il Piano di rientro? Un vecchio ricordo. Anzi un’amnesia. Era tempo di politica, di assessorati e di un accordo in itinere con il sindaco, ieri. Un altro giorno. Il giorno «delle responsabilità» secondo il capogruppo del Pdl Mario Mazzeo che in apertura dei lavori ha annunciato il voto favorevole del partito. Un voto responsabile. E il Piano bocciato un mese fa? Nessuna “traccia” nel suo intervento. Ha spiegato i motivi della scelta del Pdl Mazzeo «partendo dal presupposto – ha chiosato – che è compito della politica mettere in primo piano le esigenze dei cittadini e del territorio». Ipse dixit, a meno di dieci giorni dalla dichiarazione di dissesto finanziario. Concretezza e rispetto degli elettori, comunque, sono alla base dei principi «per cui abbiamo – ha spiegato – cercato un punto d’in - contro con il primo cittadino per proseguire l’esperienza amministrativa ». Un’esperienza difficile che, ha ricordato Mazzeo, si porta l’eredità delle passate gestioni. Però, ieri, era l’ora «del buon padre di famiglia» per cui «deve prevalere l’interesse generale verso i figli e per noi verso la città». Da qui, la necessità di rimettersi in carreggiata, «a poco –ha aggiunto – servono le prediche in politichese. Noi del Pdl la nostra parte la vogliamo fare tutta e fino in fondo. Sarebbe stato più facile abbandonare la nave lasciando che affondasse ma avrebbe portato a conseguenze ancora più disastrose». Insomma, un invito il suo alla collaborazione, a fare lavoro di squadra, guardando verso un futuro in cui, ha concluso, «sia maggioranza che opposizione hanno il dovere di costruire». E il Pdl costruirà con il sindaco, con cui si andrà a fare una Giunta a nove, dopo gli screzi e le parole di un mese fa. Era stato puntato il dito contro i numeri del Piano, sui residui, sulla certificazione del debito. Oggi da quei numeri nasce il consuntivo. Ma ieri era un altro giorno. Un giorno a cui per Michele Soriano si è giunti, «viene da pensare perchè sono stati concessi 5 assessorati. E così –ha spiegato – lei sindaco è sorretto da una maggioranza irresponsabile che ha anteposto solo i propri interessi a tutto e chi non ha votato il Piano oggi dovrebbe avere il coraggio di alzarsi e chiedere scusa al sindaco e alla città». Ancora più duro poi Stefano Luciano che ha invitato il sindaco a dimettersi, dicendosi «imbarazzato dalla lettura di questi ultimi passaggi politici, perchè il Piano non è stato bocciato per censure o critiche, perchè altrimenti come si può votare oggi un atto collegato alle valutazioni espresse dal Piano». Un’idea diversa, invece, per Raffaele Manduca che sui numeri non aveva sollevato obiezioni e per cui, «oggi questo consuntivo cristallizza solo una situazione contabile certificata dai dirigenti».

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