Accorciàteli, càpitozzateli, sfoltìteli; o spostateli, intrecciàteli, stirateli se è il caso: ma per l’amordiddìo che si risolva una volta per tutte il problema degli alberi di Villa Margherita. Anche ieri, alla conferenza stampa di presentazione del contratto firmato con Ryanair è venuto fuori che tutto è fatto perchè riprendano i voli all’aeroporto, ma che restano due criticità da risolvere: il càpitozzamento di alcuni alberi di Villa Margherita a un capo della pista (adempimento necessario perchè venga attivato il sistema d’atterraggio strumentale “Ils”), e la già meno complicata definizione del contratto Atc per i servizi. Insomma, benché sia stato firmato tre giorni fa il contratto con la compagnia aerea “low cost” irlandese Ryanair, stabilite le tratte da coprire (Roma Ciampino, Bergamo Orio al Serio e Pisa), non è stato possibile fissare il giorno d’inizio dei voli perché sul percorso c’è ancora da risolvere il problema degli alberi di Villa Margherita. Se non si supera quello, tutto quanto pattuito con Ryanair aspetterà: il volo giornaliero con Bergamo Orio al Serio, i quattro voli con Roma Ciampino (lunedi, giovedi, venerdi e domenica) il volo giornaliero con Pisa. Sono stati stabiliti anche gli orari orientativi per ciascun volo. Ma Ryanair, per iniziare ad operare, chiede il superamento di due criticità, la principale delle quali è l’attivazione del sistema “Ils”. L’aeroporto, che in questi cinque mesi di fermo è stato interessato da importanti lavori di ristrutturazione (è ancora un cantiere aperto) riaprirà perciò il 4 giugno solo per i charter da Bergamo e Torino, e la nuova tratta con Venezia assicurata dalla compagnia Volotea. Senza il superamento delle criticità accennate, Ryanair non comincerà ad operare a Crotone. È nel contratto. Più d’uno degli intervenuti lo ha ricordato ieri nella conferenza stampa durante la quale, alla presenza del presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti, è stata data ufficialmente notizia dell’accordo raggiunto con Ryanair. Come si è arrivati al contratto con la compagnia irlandese lo ha spiegato lo stesso Scopelliti. «Per il trasporto aereo in Calabria abbiamo deciso di mettere in campo 20 milioni di euro (il cui impegno deve essere autorizzato dall’Unione europea e dal Governo) di cui 4.500.000 per l’aeroporto di Crotone, cui si aggiungeranno successivamente altri finanziamenti fino ad arrivare a 6 milioni». Il presidente della giunta regionale ha illustrato la strategia: «Noi dobbiamo ridurre le distanze. Le compagnie aeree possono farlo. Abbiamo investito, perciò, pianificato, e non solo nell’abito del trasporto aereo. Pensiamo infatti per i prossimi anni a undici nuovi porti turistici lungo le coste della Calabria, già da oggi siamo impegnati su questa linea, con l’attività crocieristica in pieno svolgimento». «Il problema però – ha aggiunto Scopelliti – è avere gli aerei. Ryanair ha un coefficiente di riempimento alto, per garantire aerei pieni. Ma non ha fallito in nessun aeroporto del mondo. Pensate a Trapani, dove è stato raggiunto 1 milione e mezzo di passeggeri. Ma Ryanair chiede una serie di condizioni: a Reggio Calabria, per esempio, non vola perchè non ritiene adeguate alcune questioni riguardanti la pista dell’aeroporto. La stessa Alitalia, se n’è andata da Reggio Calabria perchè il coefficiente di riempimento dei suoi aerei era al 53%». Il presidente della giunta regionale ha suggerito agli amministratori dell’aeroporto il percorso da seguire. «Nella società di gestione dell’aeroporto – ha notato – il 39 per cento degli azionisti è costituiro da imprenditori privati: vuol dire che il territorio crede in questo progetto». «Adesso – ha aggiunto –chiamate l’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele e ditegli: qui dobbiamo collegare l’aeroporto di Crotone con la zona nord della Calabria, che rappresenta un bacino d’utenza importante, anche considerando i posti letto turistici. Credo nelle possibilità delle ferrovie, in questo». A tale proposito, Scopelliti ha reso noto di avere recuperato presso il Governo nazionale 80 milioni per l’elettrificazione della ferrovia jonica: «Rfi si è impegnata entro un mese a fornire il progetto, che riguarda la tratta da Melito Porto Salvo a Sibari. Ma prima che avvenga tutto questo non sarà difficilissimo creare una fermata per l’aeroporto di Sant’Anna, con un bus della società che da lì porti i passeggeri fin dentro l’aeroporto».