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Aggrediti sindaco
e un assessore

pannia

Diversità di vedute su una pratica. Sarebbe stata questa la causa scatenante dell’aggressione –in un primo momento soltanto verbale –al sindaco di San Gregorio d’Ippona (centro del Vibonese), Michele Pannia. Aggressione poi degenerata e che avrebbe visto coinvolti anche l’assessore Rosario Lopreiato e una donna che si trovava nell’ufficio del sindaco. Da quanto trapelato –ma sulla vicenda sono in corso indagini da parte dei carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Vibo Valentia – alla base dell’aggressione vi sarebbe stata una discussione su una pratica, già oggetto di incomprensioni in passato , con un dipendente dell’Ufficio anagrafe del Comune. Fatto sta che i toni della discussione fra il sindaco e l’impiegato sarebbero diventati via-via sempre più alti, sino a quando il dipendente avrebbe cercato di colpire, ma senza riuscirci, il sindaco con un pugno. Pannia, infatti, sarebbe riuscito a schivare il colpo, contrariamente all’assessore Rosario Lopreiato che si trovava nell’ufficio del sindaco ed è intervenuto. Nella confusione generale sarebbe rimasta coinvolta anche una donna colpita, ma non volontariamente, dalla porta dell’ufficio aperta di scatto. Sia Lopreiato sia la donna si sono fatti refertare dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino. La vicenda è accaduta giovedì poco prima della chiusura degli Uffici ed è stata denunciata ai carabinieri. Venerdì inoltre il sindaco di San Gregorio d’Ippona –alla guida del piccolo centro dal giugno del 2009 –è stato ricevuto dal prefetto di Vibo Valentia, Michele di Bari. Intanto i consiglieri di maggioranza – Alessandro Lacquaniti (vice sindaco), Pietro Lopreiato, Saverio Curello, Gregorio Colloca, Gregorio Galati e Francesco Pannace – esprimono solidarietà e vicinanza al sindaco Pannia e all’assessore Lopreiato per «l’assurdo gesto di violenza di cui sono stati vittima all’interno della sede municipale». Fatti che per i consiglieri di maggioranza sono «di una gravità e degenerazione tali da non trovare scusanti. L’aggressione violenta e scomposta subita – evidenziano – è delle più deprecabili e non può che essere condannata duramente. Non è ammissibile – proseguono – che l’esercizio e la sovranità del ruolo istituzionale, sia soggetto a forte limitazione a causa di atteggiamenti arroganti che nulla hanno a che fare con le regole della democrazia. Auspichiamo che vengano ripristinate presto quelle condizioni minime di civile collaborazione affinché il sindaco e l’assessore, insieme a tutti noi, possano svolgere con serenità e nel pieno delle loro funzioni il ruolo istituzionale a cui sono stati preposti dalla cittadinanza».

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