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Una gorgone lavorata
nell’antica Kroton

Una coscia intera, una a metà, due glutei in tensione e la sensazione che siamo di fronte ad una scena di corsa. Ma di chi stiamo parlando? Questa la domanda che dal 2003 gli archeologi crotonesi si stanno facendo. La risposta ha provato a darla il direttore del museo di Crotone Roberto Spadea durante la notte dei musei. Sabato sera infatti gli appassionati di archeologia e storia dell’arte si sono dati appuntamento presso il Museo archeologico nazionale di Crotone per ammirare un pezzo inedito: una gorgone. O almeno, dagli studi fatti, sembra una gorgone. Ma visto che della scultura manca praticamente tutta la parte superiore (ad eccezione di un braccio) è veramente difficile poterlo affermare con estrema certezza. «Di gorgoni che corrono ci sono altri esempi nel mondo greco, e poi abbiamo studiato a lungo la figura, il movimento, la gonna e tutto ci fa pensare che si tratti proprio di questo personaggio mitologico. E poi la tensione del corpo fa pensare proprio alla posizione che di solito assume proprio la gorgone e che è inconfondibile »: ha spiegato Spadea. Il racconto del direttore è proseguito tra le domande interessate dei presenti: questo pezzo dunque, che prossimamente sarà esposto presso il Museo di Capocolonna, è stato trovato dieci anni fa per caso, all’interno di materiali di scarto, assieme ad un braccio (che probabilmente appartiene alla stessa scultura) e ad uno zoccolo di un cavallino, proprio sul promontorio Lacinio.

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