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"La mafia sfiora
politica e massoneria"

tribunale vibo

"Questa mafia imprenditrice ha lambito sia la massoneria che la politica. Si tratta di una mafia molto più sofisticata di quella che siamo abituati a colpire sul terreno militare. E' una mafia raffinata che agisce nel tentativo, non sappiamo ancora se riuscito oppure no, di infiltrare apparati che presiedono all'economia pubblica, in particolare nel settore degli appalti". A dirlo è stato il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, incontrando i giornalisti sull'inchiesta condotta da carabinieri e guardia di finanza contro la costa Tripodi. "La mafia - ha aggiunto - è un cocktail perverso tra potenza economica e potenza militare. Si usa la componente violenta quando serve. Quando ne può fare a meno, lo fa volentieri, usa l'altra componente, quella dell'arricchimento. E' questa la mafia più subdola, più pericolosa". Dalle indagini è emerso anche il tentativo della cosca di infiltrarsi nella campagna elettorale a sostegno di Vincenzo Maruccio, candidato di Idv alle regionali del Lazio del 2010. La consorteria, secondo gli inquirenti, cercava in questo modo di entrare nel circuito degli appalti a Roma, soprattutto in quello per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza in fibraottica del valore di 600 milioni. Tentativi di infiltrazione sui quali gli accertamenti proseguono. Il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli ha evidenziato la difficoltà nella lotta alla 'ndrangheta per la mancanza di risorse. ''Lo dico - ha aggiunto - in maniera assolutamente pacata perché mi rendo conto delle carenze che riguardano l'intero apparato statale. Dico solo che bisognerebbe fare un raffronto tra quelle che sono le potenzialità, anche economiche, della regione e quella che è l'incidenza della criminalità. Laddove questo cancro venisse estirpato, economicamente potrebbe derivare una conseguenza attiva superiore a quella che è la spesa necessaria a contrastare il fenomeno. La 'ndrangheta si puo' vincere". "Ancora una volta - ha detto il pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni - emergono collusioni inquietanti tra 'ndrangheta, politica ed imprenditoria, con il conseguente interrogativo sul perche' ancora non vengano adottate soluzioni normative adeguate. Lo Stato, quando ha voluto debellare il terrorismo lo ha fatto. E' un dato storico. L'ulteriore parallelo è quello che continuiamo a parlare di 'ndrangheta, politica, imprenditoria. Sono questioni che dobbiamo porci e dobbiamo porre a chi dovrebbe fornire gli strumenti normativi adeguati perche' ciò non accada". (ANSA).

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