Un calcio alla crisi, al Decreto Gelmini e in particolare alla fuga dei cervelli con il dichiarato intento di trattenere in Calabria le menti più brillanti, lo ha metaforicamente dato il rettore dell’Università Magna Græcia Aldo Quattrone, che è riuscito a far finanziare con circa 9 milioni e mezzo di euro nel prossimo triennio ben 80 assegni di ricerca e 162 borse di dottorato. Risorse comunitarie provenienti dai progetti Pon, dall’Ateneo stesso e da qualche investitore o ente privato. L’impegno dell’Umg sarà ingente non solo sotto il profilo economico, ma anche e soprattutto formativo e organizzativo. Ai nastri di partenza ci sono inoltre 4 nuovi master, finalizzati a sostenere la generazione di imprese spin-off nel campo biomedico. Un progetto, avviato in collaborazione con la Biotecnomed Scarl (consorzio di trasferimento tecnologico, gestore del polo di innovazione e del distretto “Salute dell’Uomo”), rivolto ai giovani laureati calabresi che potranno creare un’impresa commercialmente sostenibile. I quattro vincitori del concorso di ammissione (uno per ogni corso che potrà rispettivamente annoverare soltanto sette partecipanti) riceveranno una borsa di studio di 1.600 euro mensili, che garantirà loro un aiuto concreto nella delicata fase di start-up della neo costituita azienda.